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Meglio mangiare in piedi o seduti? La postura cambia il sapore

Secondo una ricerca americana, la postura ha una influenza importante sulla percezione dei sapori. Mangiare in piedi o seduti farebbe una notevole differenza.

Mangiare in piedi o seduti fa la differenza? Secondo una ricerca che arriva dagli Stati Uniti sembrerebbe proprio di sì. I ricercatori della University of South Florida hanno voluto capire come la postura influisse sul senso del gusto. Nei risultati non sono mancate le sorprese.

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Perché mangiare in piedi o seduti cambia il sapore

Non sempre si ha la possibilità di mangiare seduti, che sia un veloce spuntino per strada in pausa pranzo oppure un barbecue estivo a bordo piscina, a volte capita di mangiare in piedi. Per i ricercatori americani, stare seduti o in piedi quando si avvicina la forchetta alla bocca, può fare tutta la differenza del mondo sul giudizio che si può dare al cibo. Nello specifico: stare seduti renderebbe gli alimenti più gustosi mentre mangiare in piedi renderebbe il cibo più insipido.

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Questo dipende dal fatto che restare in posizione eretta anche solo per pochi minuti causa uno stress al nostro fisico che finisce per «addormentare» le nostre papille gustative. Per i ricercatori, stando in piedi la forza di gravità spinge il sangue nelle parti inferiori dell’organismo e questo porta il cuore a dover lavorare di più per pomparlo nuovamente nelle parti più alte del corpo. Questa attività comporta una maggiore produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Si tratterebbe di una reazione a catena che finirebbe per ridurre la nostra capacità sensoriale e, di conseguenza, influirebbe sulla nostra percezione dei sapori.

Mangiare in piedi o seduti, cosa cambia?

Dagli esperimenti è risultato come per i 350 partecipanti, patatine e dolci risultassero più saporiti quando gustati da seduti comodamente su una sedia imbottita. Ma mangiare in piedi non avrebbe soltanto aspetti negativi: per via del fatto che le nostre papille gustative funzionerebbero peggio quando stiamo in posizione eretta, cibi non esattamente gustosi risulterebbero più appetitosi. Ad esempio, cambiando la ricetta di alcuni biscotti e mettendo fino a ¼ in più di sale, sono risultati più appetitosi (o meglio, meno salati) per chi stava in piedi piuttosto che per chi li mangiava da seduto.

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Non solo: proprio per via dello stress indotto dalla postura eretta, stare in piedi porterebbe a mangiare di meno. Per i ricercatori sarebbe una elemento da tenere in considerazione per sviluppare strategie alimentari. Genitori che faticano a far mangiare ai più piccoli alcuni alimenti potrebbero provare la strategia del «mangiare in piedi» per alcuni cibi particolarmente saporiti oppure la postura eretta potrebbe diventare una strategia per ridurre la quantità di cibo assunto durante in pasti.

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