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McDonald's, nel menu ci sarà anche il Pomodoro di Pachino

McDonald's, nel menu ci sarà anche il Pomodoro di Pachino

È stato siglato un accordo tra il Consorzio e McDonald's per l'acquisto di 250mila chili l'anno di Pomodoro di Pachino

Presto ci sarà un nuovo arrivato in casa McDonald's. È stato infatti siglato un accordo con il Consorzio di tutela per l'acquisto di 250mila chilogrammi l'anno di Pomodoro di Pachino. L'eccellenza italiana entrerà così nel menu della catena di fast food più importante al mondo.

pomodori Pachino McDonald's
foto: ha11ok@pixabay

McDonald's e il Pomodoro di Pachino

Il protocollo d'intesa tra tra McDonald's, il Consorzio di tutela del pomodoro Pachino Igp e la Fondazione Qualivita (Fondazione per la valorizzazione del settore dei prodotti DOP IGP STG agroalimentari e vitivinicoli) è stato siglato sotto l'egida del ministero dell'Agricoltura.

Prevede da parte della catena l'impegno ad acquistare circa 250mila chili di prodotto ogni dodici mesi. Il prossimo ottobre partirà un piano di promozione del pomodoro che dovrebbe comparire, almeno inizialmente, in due referenze del menu del McDonald's.

La crisi del Pomodoro di Pachino

Il pomodoro di Pachino, in effetti, sta passando un momento delicato. Surriscaldamento climatico e crisi economica hanno di fatto dato un duro colpo alla produzione, considerata a rischio.

Qualche tempo fa i produttori del Consorzio avevano lamentato la difficoltà di trovare accordi con i compratori per via di un prezzo troppo basso proposto. Tetra l'immagine che hanno consegnato alla stampa, cui hanno parlato di tonnellate di prodotto invendute e rimaste sulle piante. Pochissimi soprattutto gli ordini da parte della Gdo che affronta, invece, il problema di non poter contenere i prezzi per il consumatore finale.

L'appello di molte attività a rischio chiusura è poi arrivato sul tavolo del Governo. E l'accordo con McDonald's è stato ritenuto provvidenziale per tamponare la situazione.

La polemica con Slowfood

McDonald's da parte sua sta investendo molto sulla filiera italiana. L’amministratore delegato Dario Baroni, ha parlato di un impegno indirizzato al sostegno delle filiere italiane, sottolineando che ormai l’85 per cento dei fornitori proviene dall’agroalimentare del Belpaese.

Non tutti però sono d'accordo con questo tipo di sostegno. Delle ultime ore, l'intervento di Slowfood che ha diramato una nota stampa in cui critica, ad esempio, la collaborazione tra Coldiretti e McDonald's che prevede lo sviluppo di una filiera della carne bovina italiana sostenibile: "L’accordo tra la principale organizzazione agricola nazionale e la più grande catena mondiale di fast food può avere una valenza commerciale importante e può dare risposte economiche a realtà produttive in crisi – fa sapere l'associazione – ma non può essere presentato come operazione culturale e sociale che conduce all’eccellenza, alla valorizzazione della #biodiversità e del #madeinItaly, alla #sostenibilità, al #benessereanimale".

Continua la nota: "La biodiversità è la diversità delle specie e delle varietà vegetali, delle razze animali, degli insetti impollinatori, dei microrganismi che rendono vivo il suolo, dei saperi alla base di migliaia di pani, formaggi, salumi. È la diversità della vita, l’unica ricchezza che ci permetterà di affrontare la crisi ambientale e climatica. Va presa molto sul serio, quindi. Nulla c'entra con operazioni di marketing per italianizzare, con ingredienti locali, una formula gastronomica che rappresenta quanto di più standardizzato l’industria alimentare globale abbia mai concepito".


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