La riscoperta del finocchio marino nelle ricette vegan

In questi ultimi anni, grazie all’aumento a livello mondiale del popolo vegan, abbiamo assistito a un vero e proprio revival di ingredienti vegetali e salutari, e uno di questi è il finocchio marino. Questa pianta commestibile che cresce perlopiù sugli scogli e in zone salmastre ed è diffusa soprattutto sulle coste del Mediterraneo.
Ha ottime proprietà nutritive e un aroma intenso e piacevole e un gusto particolare e salino. Per tutti questi motivi il finocchio marino, noto solo in alcuni paesi del mondo e in alcune zone dell’Italia, è stato recentemente riscoperto da alcuni chef e appassionati di cucina naturale e vegana e potrebbe diventare un prossimo food trend cruelty free.
Proprietà e utilizzo del finocchio marino in cucina
Diversi studi hanno rilevato che il finocchio marino, dal nome originale latino Crithmum maritimum e samphire in inglese, ha proprietà antiossidanti e antibatteriche e contiene sostanze che migliorano le funzionalità del fegato e dello stomaco. Questa erba selvatica, chiamata finocchio marino poiché appartiene alla stessa famiglia delle Umbelliferae, ha un sapore che ricorda le foglie fresche di aneto o di finocchio selvatico, ma con una nota salina e leggermente piccante che ricorda invece le alghe.
In Italia è particolarmente diffusa nella zona di Ancona, sulla riviera del Conero e nel Salento, dove viene spesso abbinata a piatti di pesce o frutti di mare, ma viene usata anche cotta nel burro o per condire pasta, focacce o panini gourmet. Nel Salento le foglie crude vengono conservate sotto aceto o pastellate e fritte.
Idee e ricette vegan col finocchio marino
Visto il grande successo dell’inserimento delle alghe marine commestibili nella cucina vegan e plant-based, soprattutto per ricreare versioni vegane di piatti e ingredienti a base di pesce, non stupisce il crescente interesse per il finocchio marino da parte di chef e food blogger internazionali. Come vedremo, questa pianta dal sapore unico è davvero versatile in cucina e si presta infatti bene a diversi tipi di preparazioni. Bene ricordare che, sia se consumata cruda o cotta, è importante non aggiungervi troppo sale o abbinarlo a molti altri aromi.
Le foglie carnose, dopo essere state lavate accuratamente, possono essere utilizzate per gustose insalate, ad esempio insalate tipicamente estive quali quella di patate o di agrumi, o per un’alternativa più orientale con un goccio di salsa di soia e aceto balsamico, sciroppo di agave, mostarda e semi di girasole. Le foglie, una volta cotte, possono invece essere un ottimo abbinamento ai funghi, in zuppe, omelette di polenta o toast, o essere un condimento sfizioso per piatti a base di tofu croccante o ricette di riso. In Inghilterra, dove è recentemente esplosa la vegan-fish and chips mania, il finocchio marino viene a volta utilizzato abbinato ad alghe e fiori di banano, come nella ricetta del primo famoso locale di fish and chips londinese, il Sutton and Sons.
