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La differenza tra melone retato e melone cantalupo

La differenza tra melone retato e melone cantalupo

Melone retato e cantalupo presentano più di qualche differenza, soprattutto per quanto riguarda la forma, la buccia e la polpa

Il melone, in passato chiamato popone, è il nome comune del Cucumis melo, che fa parte della famiglia delle Cucurbitacee, la stessa della zucca e del cocomero. La specie selvatica è originaria dell’Asia, ma ora gli orticoltori ne coltivano in tutto il mondo un gran numero di varietà, che differiscono tra loro per la forma e la grandezza del frutto e per le caratteristiche della buccia e della polpa.

In generale, il frutto è voluminoso, di forma tondeggiante, con una polpa succosa, dolce e profumata, che contiene nella sua cavità molti semi. È rinfrescante, ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie ed è disponibile da maggio a settembre. In Italia il melone retato e il melone cantalupo sono tra le varietà più diffuse. Ma qual è la differenza?

Differenza tra melone retato e melone cantalupo
Foto: @Pxfuel

Il melone retato

Il melone reticulatus è un frutto sferico-ovoidale di media grandezza (può variare tra gli 800 grammi e i 2 chili), ha una buccia reticolata con spicchi marcati e una polpa bianca, gialla o tendente al verde.

Il melone retato ha un gusto dolce e ricco ed è ottimo da consumare da solo, magari come antipasto in abbinamento al prosciutto crudo, ma anche in insalate, macedonie e sorbetti.

Il melone cantalupo

Il melone cantalupensis o cantalupio è un frutto sferico di media grandezza con una superficie grossa e rugosa e una polpa gialla e zuccherina. Il nome deriva dalla località di Cantalupo in Sabina, in provincia di Rieti, dove un tempo sorgeva un castello pontificio in cui missionari cattolici asiatici portarono i semi di questo frutto dall'Oriente. Il melone cantalupo è usato in tante ricette, tra cui gelati, marmellate, torte, biscotti e liquori.

La differenza tra melone retato e cantalupo

La differenza tra il melone retato e il melone cantalupo sta quindi soprattutto nella forma e nelle caratteristiche della buccia e della polpa. Entrambe le varietà sono molto diffuse e apprezzate in Italia, che insieme alla Spagna e alla Francia è uno dei Paesi europei che produce più meloni. I maggiori produttori al mondo, secondo i dati della FAO, sono invece la Cina, la Turchia e l’Iran.

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