La differenza tra bucatini e bigoli
Bucatini e bigoli sono due tipi pasta famosi nel nostro Paese e capire quale sia la differenza tra di essi può aiutarci a sfruttarli al meglio. Protagonisti di Storia e tradizioni culinarie diverse entrambi hanno caratteristiche peculiari che li rendono incredibilmente gustosi. Distinguerli è, allora, tutt’altro che complicato e l’unico arduo compito diventa, spesso, scegliere su quali tuffarsi.
Bucatini
I bucatini sono un tipo di pasta lunga. Essi possono essere definiti degli spaghetti dal diametro ampio, caratterizzati da un foro. Questo, oltre a dare loro il nome, li rende la perfetta sintesi tra pasta lunga, di cui hanno la forma, e pasta corta. Esso fa per altro in modo che i tempi di cottura non si dilatino, nonostante lo spessore. Secondo le ricostruzioni sarebbe proprio questo pregio ad aver portato alla nascita dei bucatini nel Medioevo. Pare, infatti, che i pastai siciliani abbiano brevettato un sistema per arrotolare la pasta attorno a un bastoncino. Nonostante i metodi di essicazione non perfetti dell’epoca, l’alimento poteva, così, cuocere alla perfezione in tempi brevi. I bucatini sono oggi realizzati con un impasto di farina di semola di grano duro e acqua.
Bigoli
Guardare alle caratteristiche dei bigoli rende la differenza tra questi e i bucatini evidente. I bigoli sono un tipo di pasta lunga particolarmente ruvida e porosa. Il nome deriva probabilmente dalla parola “bigàt”, che in dialetto veneto significa bruco. La loro origine risale al 1600. Allora un pastaio padovano, Bartolomio Veronese, detto Abbondanza, brevettò uno speciale torchio in legno, capace di dare forma a diversi tipi di pasta. Grazie al successo dei bigoli questo è stato in seguito rinominato Torcio Bigolaro. Questo tipo di pasta povero era in origine realizzato con un mix di farine di grano tenero e grano duro. Oggi ne esistono anche varianti con farina di grano saraceno o con la più “nobile” aggiunta di uova e latte.
Differenza tra bucatini e bigoli
Una volta analizzati i singoli elementi, la differenza tra bucatini e bigoli si fa visibile. I due tipi di pasta sono, poi, diventati la base di ricette differenti, in aree geografiche distinte. I bucatini sono, così, diffusi tra Lazio e Abruzzo. Per antonomasia associati al sugo all’Amatriciana, sono in realtà perfetti per raccogliere tutti i condimenti corposi. Gustarli con cacio e pepe o persino con nero di seppia non è dunque una rarità. I bigoli rimangono, invece, protagonisti della tradizione veneta, ma si sono diffusi anche nella vicina Lombardia, soprattutto nel mantovano. Grazie a porosità e ruvidità essi trattengono bene i più svariati condimenti. Ai ragù classici si affiancano dunque sughi a base di cinghiale o anatra, nonché le alternative lacustri che arricchiscono il piatto con le sarde.
Davanti alle caratteristiche di bucatini e bigoli capire la differenza ed evitare di fare confusione appare semplice. I due alimenti si prestano a molte preparazioni e, per gli amanti della pasta lunga, ogni ricetta rappresenta una golosità. Ancora una volta il panorama culinario del nostro Paese si mostra tanto variegato quanto sorprendente. Verificare quanto appreso all’assaggio sembra una sfida fin troppo abbordabile.
