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La dieta vegana di Okinawa supera quella mediterranea

La dieta vegana di Okinawa supera quella mediterranea

L’isola di Okinawa offre una dieta vegana di eccezionale qualità, addirittura meglio di quella mediterranea secondo diversi esperti: vi raccontiamo quali sono i suoi segreti.

La dieta vegana dell’isola di Okinawa ha attirato l’attenzione degli esperti dopo aver scontato che i suoi abitanti vivono in media molto più a lungo degli altri giapponesi. Alcuni scienziati hanno subito pensato che il cibo dovesse essere un fattore decisivo di questa particolare longevità. Quello che hanno scoperto studiando i prodotti dell’isola è risultato molto interessante, tanto da pensare che la dieta di Okinawa potrebbe essere la nuova mediterranea.

Cucinare in stile Okinawa

Due prodotti in particolare hanno attirato l’attenzione degli scienziati: il goya, o melone amaro, una sorta ci cetriolo astringente ricoperto di «bozzi», e il beni imo, una patata viola, più ricca e dolce di quelle che conosciamo qui in Italia. Uno dei piatti nazionali è proprio il goya chanpuru, a base del particolare melone saltato in padella, con uova e tofu.

Esiste anche una versione bollita del frutto, normalmente venduta nei diversi supermercati dell’isola. Ma la conoscenza di questi piatti non è ancora completa: gli scienziati sono interessati a studiare le ricette cucinate dagli anziani di Okinawa, oltre che intervistare con attenzione i ristoratori dell’isola. La nostra dieta mediterranea potrebbe aver trovato un degno rivale.

Altro capolavoro particolare di questa dieta vegana è il pranzo, solitamente costituito da una lounchbox contenente di media sei porzioni di altrettanti piatti diversi. Combinazioni di tofu e alghe, frutta e verdura coltivata esclusivamente sul posto, una lattuga coreana detta nigana, bamboo cucinato fino ad essere tenero. Non mancano nemmeno le spezie, anche queste cresciute e raccolte abbondantemente sull’isola.

L’ultimo segreto degli abitanti di Okinawa è l’approccio ai pasti, un’attitudine culturale se vogliamo, che fondamentalmente li spinge a non saziarsi mai eccessivamente. Mangiare fino ad essere pieni all’80% è una sorta di mantra sull’isola, ed è probabilmente una delle ragioni per cui gli anziani sono così attivi. Val la pena tentare insomma, non siete d’accordo?


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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