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Involtini primavera: origine e ricetta

Involtini primavera: origine e ricetta

L’origine degli involtini primavera è antica e oggi prepararli significa destreggiarsi tra una serie di varianti della ricetta tradizionale.

Gli involtini primavera sono probabilmente il piatto più apprezzato della cucina cinese, ma, per trovare l’origine della pietanza, bisogna fare un salto indietro nel tempo. Il ghiotto alimento è, infatti, nato in tempi antichi e ha subito una lunga evoluzione nel corso della storia. Oggi le varianti del piatto sono diverse, ma, per chi vuole cimentarsi nella preparazione della leccornia, i passaggi da seguire sono semplici.

Involtini primavera: origine e ricetta
@envatoelements

Chi ha inventato gli involtini primavera? 

L’origine degli involtini primavera, in cinese chun jiuan, è tanto antica quanto non del tutto chiara. La storia dell’alimento sembra iniziare con la dinastia Jìn, quindi tra il 265 e il 420 d.C. In quest’epoca già si celebrava la Festa di Primavera e in tale occasione si mangiavano i cosiddetti “Piatti Primavera”. Noti anche come “Torte Primavera”, questi erano preparati con sottili sfoglie di farina da farcire con verdure di stagione.

Durante le dinastie Ming e Qing si sviluppò la tradizione di “Mordere la Primavera”. Si iniziò, cioè, a consumare i piatti il primo giorno della stagione per tenere lontana la sfortuna. Nel tempo le torte vennero arrotolate, assumendo la forma che oggi conosciamo.

Involtini primavera: dall’origine agli ingredienti 

Dalla loro origine gli involtini primavera sono cambiati, ma oggi è ancora possibile stilare una lista degli ingredienti più popolari. Nella ricetta troviamo allora:

  • Pasta fillo. Si tratta di una sfoglia sottilissima fatta con acqua e farina, dal sapore neutro. Per un’alternativa gluten free si può usare la carta di riso che si rompe, però, più facilmente.
  • Germogli di bambù, che si trovano in scatola.
  • Funghi cinesi, che, a causa del sapore molto deciso e dal costo significativo, possono essere eliminati dalla ricetta.
  • Pasta di fagioli rossi, che può essere acquistata già pronta o preparata in casa. In questo caso si fanno bollire i legumi con lo zucchero per poi creare una purea.
  • Verdure a piacimento.
  • Carne di maiale, manzo o agnello.
  • Maizena, una farina prodotta con l’amido di mais.
  • Salsa di soia.

Involtini primavera: dall’origine alla ricetta 

Anche se in origine gli involtini primavera erano un piatto di lusso, oggi la ricetta per prepararli è alla portata di tutti.

  1. Si inizia tagliando la carne e le verdure a listarelle sottili, lunghe circa 2 centimetri e larghe 2 millimetri.
  2. Si mischia, quindi, la carne con la maizena, per poi rosolare il tutto in wok con dell’olio.
  3. Dopo qualche minuto si aggiungono verdure, pasta di fagioli rossi, germogli e funghi. Si cuoce il tutto a fuoco medio-alto avendo cura di mescolare costantemente gli ingredienti, per non farli attaccare alla padella.
  4. Una volta ultimata la cottura si lascia il composto a raffreddare, per poi utilizzarlo per farcire ogni foglio di pasta fillo. Si usa, di solito, un cucchiaio di ripieno per involtino, ma la quantità può variare.
  5. Si arriva, così, al momento di arrotolare gli involtini primavera che, ultimati, dovrebbero avere una lunghezza compresa tra 7 e 10 cm.

Nel tempo che è trascorso tra l’origine degli involtini primavera e oggi, al centro dei dibattiti è finito anche il metodo di cottura della pietanza. In teoria i chun jiuan dovrebbero essere fritti, per essere serviti croccanti e accompagnati da salsa di soia o salsa agrodolce. Oggi non mancano, però, nemmeno le varianti più salutari, che prevedono che gli spring rolls vengano cotti al vapore o in forno. Non è raro, infine, che una versione del tutto vegetariana venga preferita a quella tradizionale.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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