Intelligenza artificiale in cucina: il computer inventa ricette mai viste

Intelligenza artificiale in cucina fa risparmiare tempo e denaro
Sviluppare un nuovo prodotto alimentare da proporre sul mercato richiede oggi un notevole investimento di tempo e denaro. A fare la differenza nel processo è l’esperienza di chi è incaricato di trovare il giusto equilibrio tra ingredienti e costi. Ideare una ricetta nuova per un piatto o un condimento richiede una conoscenza non indifferente degli ingredienti, del modo e delle quantità in cui proporli e del loro modo di interagire tra di loro per creare delle combinazioni interessanti al palato.
Negli ultimi quattro anni i tecnici di IBM hanno ideato un algoritmo in grado di raccogliere e analizzare decenni di conoscenza di formule e ricette della McCormick. Il sistema funziona in modo simile a quanto può fare un umano, con la differenza che la quantità di informazioni disponibili al «cervellone» non ha paragoni rispetto a quanto potrebbe tenere a mente anche il più veterano delle cucine. Una nuova formula o ricetta può passare fino a 150 modifiche prima di passare dalla fase di ideazione a quella di produzione. L’intelligenza artificiale promette di ridurre il processo fino a 50.
Intelligenza artificiale per creare nuove ricette
Ma non è solo una questione di velocità: è anche una questione di creatività. Grazie all’assorbimento di informazioni provenienti da decenni di scienza e ricerche in campo alimentare, la rete neurale promette di generare formule e ricette mai nemmeno pensate prima da nessun cuoco. Gli sviluppatori garantiscono che il processo sarà di «collaborazione» tra uomo e macchina. In questo caso, gran parte del lavoro di ricerca e analisi delle informazioni è automatizzata, consentendo così agli umani di concentrarsi prevalentemente sull’aspetto creativo. Secondo quanto comunicato dalle due compagnie, i primi prodotti sviluppati grazie all’ausilio del’intelligenza artificiale dovrebbero arrivare sul mercato già dal prossimo anno.
Mettere l’aglio oppure no? Di che tipo? Quanto metterne? In che forma? Tutte queste decisioni saranno prese dalla macchina che sarà in grado di predire se l’aglio in polvere è meglio in una ricetta di quello tritato oppure la dimensione al millimetro dei fiocchi dell’aglio tritato. Minuzie? In termini di tempo e costi di sviluppo assolutamente no.
