Un team di ricerca della Penn State University ha ideato un vetro a basso impatto ambientale e più resistente rispetto a quello tradizionale.
La fragilità del vetro è proverbiale, tanto che spesso viene usato come termine di paragone per indicare qualcosa di delicato. Il progresso tecnologico ha però permesso di sviluppare un nuovo tipo di vetro che, oltre ad essere a basso impatto ambientale, è anche molto più resistente rispetto a quello tradizionale. Gli scienziati hanno chiamato questo materiale "LionGlass".
Un vetro a basso impatto ambientale
La lavorazione del vetro ha una sua specifica impronta ecologica (il consumo di specifiche risorse naturali per la sua produzione in rapporto alla capacità del pianeta di rigenerarle). La nuova tipologia di vetro ideato dal team di ricerca della Penn State University, negli Stati Uniti, può essere considerato a basso impatto ambientale. Per raggiungere questo obiettivo, gli scienziati hanno eliminato alcune componenti dalla produzione del vetro tradizionale.
Nello specifico, per realizzare il materiale chiamato LionGlass sono state eliminate le componenti contenenti soda e calcare. Questi due materiali rilasciano anidride carbonica in atmosfera durante il processo di fusione. Inoltre, LionGlass può essere lavorato a temperature più basse rispetto al vetro tradizionale (si passa dai 400°C ai 300°C circa). In questo modo il consumo energetico è stato ridotto di circa il 30%.
Maggiore resistenza alle crepe
Il nuovo vetro, oltre ad essere a basso impatto ambientale, risulta essere anche maggiormente resistente alla formazione di crepe. Nei test svolti dagli scienziati, le crepe iniziano a formarsi nel vetro tradizionale quando il materiale è sottoposto ad un carico di 0,1 chilogrammi da parte di una punta diamantata. Invece, il nuovo materiale ha mostrato una resistenza quasi dieci volte superiore.
Per questo motivo, il nuovo vetro chiamato LionGlass si presenta anche come un materiale idoneo per alcuni settori produttivi, come ad esempio l’industria automobilistica, l’architettura e l’edilizia, la sanità o l’elettronica. Ora i tecnici stanno lavorando per rendere la produzione sostenibile nel lungo termine.
L’inquinamento dell’industria del vetro
Gli studi sulle proprietà e la produzione del nuovo vetro a basso impatto ambientale non sono ancora finiti. Infatti, il team di ricerca della Penn State University sta cercando nuovi modi per sfruttare al massimo la robustezza di questo materiale. Uno dei prossimi traguardi è quello di renderlo ancora più sottile. Ciò permetterebbe di avere a disposizione una tipologia di vetro ancora più leggera e che richiede meno energia per la produzione.
Sarebbe un bel passo avanti per l’industria della lavorazione del vetro. Questo settore rilascia a livello globale circa 86 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. La Penn State University ha presentato domanda per brevettare il nuovo materiale e iniziare il prima possibile la sua produzione e commercializzazione.
Verso un nuovo futuro
Il caso del vetro a basso impatto ambientale mostra come la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico possano portare alla produzione di materiali meno dannosi per l’ambiente. Non solo: oltre ad avere una minore impronta ecologica, questi materiali sembrano essere maggiormente utili e funzionali per le attività dell’uomo.