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I rischi del digiuno intermittente: una ricerca mette in guardia

I rischi del digiuno intermittente: una ricerca mette in guardia

Ci sarebbero dei rischi nel digiuno intermittente secondo una nuova ricerca inglese. Scegliere di digiunare 2 giorni su 5 avrebbe effetti indesiderabili.

Scegliere di digiunare alcuni giorni della settimana per aiutare a perdere peso è diventato un metodo sempre più popolare. Eppure esisterebbero dei rischi nel digiuno intermittente secondo una nuova ricerca che arriva dall’Università di Bath, in Inghilterra. Negli ultimi anni diverse tipologie di digiuno intermittente sono state presentate come una ricetta efficace per dimagrire, eppure non sarebbero esenti da controindicazioni. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine.

rischi digiuno intermittente

Come è stata organizzata la ricerca sui rischi del digiuno intermittente

Per lo studio sui rischi del digiuno intermittente i fisiologi inglesi hanno organizzato 36 volontari in tre diversi gruppi di controllo. Per tre settimane i soggetti hanno seguito diversi tipi di diete, incluso il digiuno intermittente secondo il modello 5:2, ovvero due giorni di digiuno ogni 5.

Il primo gruppo digiunava a giorni alterni e assumeva fino al 50% in meno di calorie durante i giorni dei pasti. Il secondo gruppo ha anch’esso digiunato a giorni alterni, assumendo invece fino al 100% durante i giorni dei pasti. Il terzo gruppo ha seguito una dieta “tradizionale”, mangiando tutti i giorni e riducendo l’apporto di calorie del 25% durante tutti i pasti. I partecipanti di tutti e tre i gruppi consumavano una dieta tipica di circa 2000-2500 kcal al giorno all'inizio dello studio.

Cosa dice la ricerca sugli effetti del digiuno

Nel corso delle tre settimane, i ricercatori hanno verificato una perdita di peso fino a 1,9 kg per il gruppo che ha seguito una dieta “tradizionale”. La perdita di peso in questo caso, consisteva quasi interamente in massa grassa. Tuttavia, per il gruppo sottoposto a digiuno intermittente, la perdita di peso si è limitata a 1,6 kg e circa la metà del calo è stato dovuto alla perdita di massa muscolare. Per il gruppo che ha effettuato digiuno intermittente assumendo comunque il 100% delle calorie, la perdita di peso è stata trascurabile. Per i ricercatori la perdita di massa muscolare sarebbe uno dei possibili rischi del digiuno intermittente.

Per il professor James Betts che ha guidato la ricerca, il digiuno intermittente purtroppo non sarebbe “una bacchetta magica” per perdere peso e anzi: “periodi di digiuno prolungati rendendo più difficile mantenere la massa muscolare e i livelli di attività fisica, noti fattori importanti per la salute a lungo termine”.


REDAZIONE
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