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 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;"><strong>Usare troppo sale può fare male</strong>, lo sappiamo tutti ormai, ma capire cosa significhi «troppo» non è così semplice, tanto più se si pensa quanto può essere utile a <a href="https://www.innaturale.com/perche-sale-sembrare-piu-buono/">rendere migliori i nostri piatti</a>. Il ministero della salute ha ricordato, in occasione della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, che ben il <strong>90% degli italiani consumano più sale di quanto dovrebbero</strong>. L’<strong>OMS</strong> consiglia di non superare i 5 grammi giornalieri, ma perché il cloruro di sodio - termine scientifico per indicare il sale - è così pericoloso?</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Usare troppo sale fa male</h2> <p style="text-align: justify;">Il fondamentale pericolo esercitato dal sale è la sua tendenza ad influenzare la <strong>pressione sanguigna</strong>, aumentando di conseguenza la possibilità di incorrere in malattie legate ai <strong>vasi sanguigni</strong>, <strong>cuore</strong> e<strong> reni</strong>, senza contare alcune ricerche che lo ricollegano a tumori allo stomaco.</p> <p style="text-align: justify;">Non è tanto il sale in sé ad essere pericoloso, quanto il sodio che lo compone, anche se va detto che in estate, o comunque durante intensi sforzi fisici con annessa sudorazione, <strong>il fabbisogno di questo elemento aumenta</strong>. Un altro modo in cui il sale può risultare dannoso è l’osteoporosi, considerando che sembrerebbe ridurre l’assimilazione di calcio dalla dieta.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Ma cosa possiamo fare per tenere il sodio nel nostro organismo sotto controllo? <strong>SINU</strong>, la Società Italiana Nutrizione Umana, in un documento riporta che non esiste una classificazione «ufficiale» per categorizzare gli alimenti a basso, medio o alto contenuto di sale. D’altra parte sulle etichette è spesso riportato il contenuto di sodio, non di sale: per ogni grammo di sale bisogna considerare <strong>0,4/0,5 grammi di sodio</strong>. Secondo l’<strong>Unione Europea</strong> scrivere su un alimento «a basso contenuto di sale» deve comportare una quantità dello stesso inferiore a 0,3 g/100 g. Quindi, mi raccomando, fate bene attenzione ai claim, alle etichette e non aggiungetene troppo nei vostri piatti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;"><span style="color: #999999;"><em>Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.</em></span></p> </div> 

perche-usare-troppo-sale-puo-fare-male

Sapete perché usare troppo sale può fare male? Nelle giuste quantità può dare una marcia in più ai vostri piatti, ma non è mai consigliato esagerare.


Perché usare troppo sale può fare male?

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">In effetti un po’ lo sapevamo già: <strong>il sale fa sembrare tutto più buono in cucina</strong>, ne basta un pizzico per dare una marcia in più ad una vastissima gamma di piatti. Le patatine senza sale sono semplicemente noiose, la carne non salata è meno saporita e <strong>perfino i biscotti sembrano meno dolci</strong>. Perché sì, il sale non aumenta solo la sapidità di un alimento, ma è utile in generale per un enorme varietà di gusti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Il sale fa sembrare tutto più buono</h2> <p style="text-align: justify;">Il gusto è qualcosa di estremamente complicato. Abbiamo già provato a spiegarvi <a href="https://www.innaturale.com/a-che-serve-il-gusto/">a cosa serve</a> e come gli scienziati siano riusciti a scoprire che <a href="https://www.innaturale.com/un-sesto-gusto-lacqua/">perfino l’acqua ha un gusto particolare</a>. Il sale confonde ancora di più le idee. A livello basilare abbiamo imparato ad amare il sale perché, fondamentalmente, ne abbiamo un gran bisogno. Il <strong>sodio</strong> in particolare - quando parliamo di sale intendiamo cloruro di sodio, ovvero <strong>NaCl</strong> - è fondamentale per regolare moltissimi meccanismi del nostro organismo, dalla pressione alla comunicazione tra neuroni.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Il nostro corpo non può produrlo e quindi <strong>dobbiamo assumerlo attraverso la dieta</strong>, motivo per cui lo apprezziamo così tanto. La cosa interessante però è che il sale in effetti aumenta la dolcezza percepita negli alimenti. Com’è possibile? <strong>Il sodio riesce a intromettersi nella percezione dell’amaro</strong>, limitando temporaneamente la sensibilità della nostra lingua a questo sapore. E non è qualcosa che avviene solo a livello fisico sulla lingua ma anche a livello mentale: <strong>quando viene percepito il salato gli altri sapori cambiano leggermente</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>È stato inoltre dimostrato che <strong>il sodio contenuto nel sale è fondamentale in almeno un passaggio del processo che ci fa sentire il sapore dolce</strong>. Perfino nell’odore potrebbe essere d’aiuto, visto che la sua natura di ione tende ad attirare l’acqua e con essa quei composti aromatici che percepiamo con l’olfatto. Addirittura alcune ricerche avrebbero dimostrato, senza che gli scienziati siano veramente in grado di capirne il motivo, che <strong>il sale ci fa percepire come migliore perfino la consistenza del cibo</strong>. Insomma, in cucina non bisognerebbe mai esagerare col sale, soprattutto per questioni di salute, ma magari, un pizzico solo in più, per sicurezza...</p> </div> 

perche il sale fa sembrare tutto piu buono

il-sale-fa-sembrare-tutto-piu-buono

Vi siete mai chiesti perché il sale fa sembrare tutto più buono? Fateci caso, negli ingredienti che comprate al supermercato, dolci compresi, il sale è sempre presente. Oggi vi sveliamo il suo segreto.

Perché il sale fa sembrare tutto più buono?

 <div class="wpb_wrapper"> <p><strong>Esiste il</strong> <strong>sale biologico?</strong> Ufficialmente nell’<strong>Unione Europea</strong> c’è ancora qualche dubbio a riguardo, con l’ultimo <strong>regolamento</strong>, reso pubblico il <strong>30 maggio 2018</strong> dal Parlamento, che invita a fare più chiarezza rendendo ufficiale la possibilità di etichettare questo ingrediente come bio. Nel frattempo alcune aziende si riferiscono al proprio prodotto come sale biologico, riferendosi alla scelta di non utilizzare additivi altrimenti permessi, come il <em>Ferrocianuro di Sodio</em> o il <em>Ferrocianuro di Potassio</em>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Come si produce il sale biologico</h2> <p>Non essendoci ancora una definizione ufficiale di sale biologico sono le singole aziende a spiegare la peculiarità del loro prodotto. Come abbiamo già accennato, una delle principali caratteristiche sottolineate dai diversi brand è il <strong>non utilizzo di additivi</strong>. Queste sostanze vengono aggiunte per evitare la <strong>formazione di agglomerati</strong> o, più in generale, per le loro proprietà <strong>stabilizzanti</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Un altro aspetto da tenere in considerazione è il metodo di raccolta: molti produttori che definiscono il proprio sale biologico sono <strong>molto attenti al tipo di lavorazione a cui sottopongono il loro prodotto</strong>, con il massima rispetto all’ambiente e alla natura. Persino gli strumenti utilizzati sono controllati affinché siano costruiti con i materiali migliori, in modo che non contaminino il sale in alcun modo.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>In ogni caso è possibile che in un prossimo futuro il sale biologico riceva una <strong>certificazione ufficiale da parte dell’Unione Europea</strong>, che, a differenza degli Stati Uniti, contempla la possibilità che questo prodotto sia più tutelato.</p> </div> 

sale-biologico

Il sale biologico esiste? In molti pensano che, in quanto semplice minerale composto da Sodio e Cloro, non sia necessaria alcuna certificazione, ma le cose potrebbero essere un po’ più complicate.

Esiste il sale biologico?

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Meno sale può aiutare a ridurre il gonfiore</h2> <p>Secondo i ricercatori si tratterebbe di un una indicazione chiara del fatto che <strong>ridurre la quantità di sale nella dieta</strong> sarebbe una componente chiave per ridurre il gonfiore di stomaco e riuscire quindi a mantenere una sana dieta ricca di fibre. Per quale motivo il sale contribuisca al gonfiore è ancora oggetto di studio. Il sale causa <strong>ritenzione idrica</strong> e questo potrebbe essere un fattore.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Per i ricercatori l’alta presenza di sale inoltre potrebbe <strong>alterare la flora batterica intestinale </strong>in modo significativo: tale causare una maggiore produzione di solfuri e quindi di gas nell’intestino. I ricercatori della Johns Hopkins stanno ora indagando gli effetti sul gonfiore di stomaco di altri nutrienti come <strong>proteine, grassi e carboidrati.</strong></p> </div> 

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Nutrizione

Una ricerca americana ha messo a confronto diverse diete. Quelle con troppo sale aumentavano la probabilità di gonfiore di stomaco. 

Gonfiore di stomaco? Colpa del troppo sale

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