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Glitter, ecco perché non sono sostenibili

Glitter, ecco perché non sono sostenibili

I glitter inquinano a tal punto da risultare non sostenibili e, quando dispersi nelle acque, minacciano anche la fotosintesi delle piante.

Siamo abituati ad associare ai glitter i concetti di allegria e festeggiamenti, ma la realtà è che i piccoli brillantini non sono affatto sostenibili. Essi rappresentano, infatti, un’importante fonte di inquinamento da microplastiche e sono stati, per questo, oggetto di divieto in Europa. Ora uno studio pubblicato in New Zeland Journal of Botany ha mostrato che essi sono persino in grado di impedire alle piante di svolgere in modo efficace la fotosintesi e ha destato nuove preoccupazioni.

Glitter: ecco perché non sono sostenibili
@evnatoelements

Glitter non sostenibili: ecco perché sono stati tolti dal commercio 

I glitter tradizionali sono ormai ritenuti altamente non sostenibili per l’ambiente e, per questo, nell’Unione Europea è entrata in vigore, a ottobre 2023, una legge che ne vieta la commercializzazione. Nel mirino del provvedimento ci sono tutti quei brillantini che, sfusi o intenzionalmente aggiunti ai prodotti, rimangono liberi di disperdersi nell’ambiente. 

Tali particelle sono, in genere, costituite da materiali plastici, quindi non biodegradabili, ricoperti da un sottile strato di alluminio che conferisce loro le caratteristiche proprietà riflettenti. Avendo un diametro inferiore ai 5 millimetri vengono considerati a tutti gli effetti microplastiche. Riescono, quindi, spesso a disperdersi nell’ambiente e, percorrendo lunghe distanze, finiscono per essere ingeriti dagli animali o per contaminare corsi d’acqua e altri ecosistemi.

Glitter di plastica: non sono sostenibili nemmeno per le piante 

Un nuovo paper ha mostrato che i glitter sono persino meno sostenibili di quanto si pensava in passato. Uno studio condotto da un team della Federal University of São Carlos ha, infatti, evidenziato che essi sono in grado di interferire anche con i meccanismi di fotosintesi delle piante acquatiche. Per arrivare a tale conclusione i ricercatori hanno analizzato il comportamento di 400 frammenti di Egeria Densa, vegetale che cresce tra Argentina, Brasile e Uruguay. 

Li hanno, poi, tenuti in coltura in contenitori riempiti con acqua del bacino di Monjolinho. Per ogni litro di acqua hanno posto in soluzione 0.04 grammi di glitter, dal diametro di 0.14 millimetri quadrati. Alcuni campioni sono stati mantenuti puri, esercitando la funzione di gruppo di controllo. I tassi di fotosintesi sono risultati 1.54 volte più alti in assenza di glitter.

Esistono i glitter sostenibili? 

Il nuovo studio ha mostrato in modo chiaro che i glitter tradizionali non possono essere ritenuti sostenibili. Inficiando i processi di fotosintesi essi minacciano, infatti, l’equilibrio degli ecosistemi acquatici. L’Egeria Densa ha, di per sé, un ruolo preciso all’interno degli ambienti in cui cresce. Essa offre riparo e nutrimento ad altri esseri viventi, mentre ossigena le acque. Risulta, però, probabile che questo non sia l’unico vegetale influenzato dai glitter. 

I piccoli frammenti vengono, per altro, anche ingeriti da molluschi e pesci, finendo, poi, spesso nei nostri piatti. In commercio esistono, fortunatamente, oggi delle alternative sostenibili. Non mancano, infatti, glitter realizzati con bioplastica o altri brillantini composti da cellulosa. Questi ultimi riflettono la luce in modo simile a ciò che fanno le ali di farfalla o altri sgargianti elementi visibili in natura.

L’inquinamento da microplastica è un problema pressante per il pianeta e il divieto con cui l’UE ha bandito le tipologie di glitter non sostenibili, mira a mitigare i danni. L’obiettivo è ridurre del 30% il livello di tali particelle disperse nell’ambiente entro il 2030. Data la scarsità di dati disponibili capire quale sia il reale impatto dei brillantini è complicato e approfondire la ricerca è d’obbligo. Irineu Bianchini Jr, coautore, ha, però, specificato che, nel frattempo, informare i singoli e diffondere consapevolezza sulla questione rimane cruciale.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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