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Fugu, come si mangia un pesce velenoso

Fugu, come si mangia un pesce velenoso

Voi lo provereste un piatto potenzialmente letale? Pare che in giappone il problema ce lo si ponga poco, visto che il fugu, o pesce palle, è un piatto tanto apprezzato quanto potenzialmente letale.

L’imperatore per legge non lo può consumare dal 1958, per prepararlo in Giappone occorre un patentino speciale e eventuali non conformità possono portare alla chiusura temporanea o definitiva di un locale. Quella del fugu per molti è una vera e propria sfida alla morte, visto che la tossina che è contenuta in alcuni suoi organi è circa 1200 volte più letale del cianuro. Ma è una leccornia nel paese del sol levante, anche se a volte può essere difficile capirne il motivo.

Veleno sufficiente per cento persone

Per il mondo accademico si tratta dei tetradontidi, una famiglia di pesci che conta parecchie varietà al suo interno, tutte accomunate però dalla famosa tecnica difensiva che da loro il nome di pesce palla: aspirano acqua e si gonfiano come palloncini, così da mostrare un discreto arsenale di spine. Ma questa, per quanto famosa e appariscente, non è la loro unica arma difensiva.

Alcuni suoi organi, in particolare gli occhi, il fegato e le ovaie, sono impregnati di una particolare sostanza chiamata tetrodotossina, uno dei più potenti veleni conosciuti in natura. Se ingerita o comunque assimilata in qualche modo causa una paralisi totale dei muscoli lasciando la vittima perfettamente cosciente mentre i suoi polmoni non sono più in grado di immagazzinare ossigeno. Tremendo, no? Ancora più spaventoso se si pensa che un singolo pesce contiene abbastanza veleno per uccidere un centinaio di persone.

Ne varrà certamente la pena!

E invece, almeno secondi molti, parrebbe proprio di no. C’è chi descrive le sue carni di consistenza plastica e sapore quasi inesistente. Pensare che per prepararlo in Giappone è necessario guadagnarsi un patentino dopo anni di pratica, pena la chiusura del locale. Il sashimi ricavato da questo pesce, come anticipato, non è apprezzato da tutti, nonostante la sua tipica presentazione, in cui le fette tanto sottili da essere traslucide sono posizionate a mimare un fiore di crisantemo, sia semplicemente mozzafiato.

Ci sono altri due modi tipici di consumare questo pesce: in pezzi di grosse dimensioni e fritti, che molti descrivono come delizioso, e quella in forma di zuppa. Quest’ultima è forse la più interessante, preparata direttamente al tavolo dei commensali. Si parte con della semplice acqua bollente a cui vengono aggiunti diversi ingredienti, tra cui funghi, cavolo e tofu, senza ovviamente dimenticare il fugu, che in questa preparazione raggiunge livelli di tenerezza senza precedenti. Tutto questo senza far riferimento ai prezzi, che come potete immaginare non sono esattamente alla mano, ma se doveste capitare in Giappone, potrebbe essere una vera avventura gastronomica per i palati più curiosi.

Fonti: madame.lefigaro.fr - yqtravelling.com - wikipedia.org - indianajo.com


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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