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Frutta e verdura meno nutrienti con le nuove tecniche di lavorazione

Frutta e verdura meno nutrienti con le nuove tecniche di lavorazione

Le moderne tecniche di lavorazione delle piante incidono sul contenuto dei nutrienti nella frutta e nella verdura.

Tutti noi conosciamo l’importanza e il valore del cibo. E’ il “carburante” che permette al nostro corpo di funzionare in maniera corretta e di sviluppare le difese immunitarie. Purtroppo, sembra che la frutta e la verdura abbiano meno nutrienti rispetto al passato e le principali cause sono legate alle moderne tecniche di lavorazione agricola e agli effetti dei cambiamenti climatici.

Frutta e verdura meno nutrienti con le nuove tecniche di lavorazione
@envatoelements

Gli studi sulla diminuzione dei nutrienti

Le prove sul fatto che frutta e verdura contengono meno nutrienti rispetto al passato sono state raccolte attraverso diversi studi. Questi ultimi hanno anche messo in correlazione il fenomeno della diminuzione dei nutrienti con le modalità di lavorazione del terreno e gli effetti dei cambiamenti climatici. Nello specifico, uno dei principali studi su questo argomento è stato pubblicato nel 2004 sulla rivista Journal of the American College of Nutrition.

Lo studio ha constatato che in 43 colture diverse è variato il contenuto di 13 nutrienti. Nella frutta e verdura analizzata è diminuito il contenuto di proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamina C. Negli anni successivi sono seguite altre ricerche che hanno confermato questo trend. Nel 2022 sulla rivista Foods è stato pubblicato un articolo che analizzava la diminuzione di nutrienti in frutta e verdura proveniente dall’Australia. Nel 2020, invece, su Scientific Reports l’attenzione del fenomeno swi è spostata sui cereali.

La lavorazione della frutta e della verdura

Le moderne tecniche di lavorazione della frutta e della verdura incidono sui nutrienti contenuti negli alimenti. Il chimico e ricercatore nutrizionista Donald R. Davis dell’Università del Texas ad Austin ha spiegato che le moderne pratiche agricole permettono di massimizzare la resa delle colture, portando le piante a crescere più velocemente. In questo modo, non riescono ad assorbire e a sintetizzare le sostanze nutritive.

Inoltre, bisogna tenere conto dello stato di salute del suolo. Quest’ultimo è danneggiato dalle pratiche agricole che permettono di avere colture ad alta resa. L’agricoltura intensiva impoverisce il terreno e compromette la capacità delle piante di interagire con alcune specie di funghi contenuti nel suolo. La simbiosi tra questi funghi e le radici delle piante è fondamentale per garantire il corretto assorbimento dei nutrienti.

Frutta e verdura con meno nutrienti: gli effetti dei cambiamenti climatici

Anche l’aumento dell’anidride carbonica presente in atmosfera, e responsabile dei cambiamenti climatici, ha un ruolo nella diminuzione dei nutrienti nella frutta e nella verdura. Infatti, le piante utilizzano l’anidride carbonica durante i processi di fotosintesi, i quali sono fondamentali per la corretta crescita della pianta stessa. Tuttavia, quando alcune colture sono esposte ad alte concentrazioni di anidride carbonica, assorbono meno acqua e, quindi, meno nutrienti presenti nel suolo.

Un minor contenuto di nutrienti nella frutta e nella verdura si ripercuote anche sulla salute degli animali, tra cui l’uomo. Infatti, gli erbivori ricavano a loro volta pochi nutrienti da questi alimenti dotati di un basso valore nutrizionale. In questo modo, anche la carne e i prodotti di origine animale che mangiamo hanno meno nutrienti. Si tratta di un effetto a cascata a cui non ci si può sottrarre a meno che non si cambino le tecniche di lavorazione del suolo.

L’importanza dei nutrienti in frutta e verdura

Mangiare frutta e verdura rimane comunque una buona pratica che fa bene sia alla nostra salute che all’ambiente. Portare all’attenzione del pubblico la qualità degli alimenti che mangiamo e il loro contenuto di nutrienti permette di ragionare anche sulla qualità delle tecniche di lavorazione del cibo. Adottando pratiche più sostenibili, attente alle condizioni del suolo e rispettose dei cicli vitali delle piante è possibile ottenere risultati sia in campo alimentare che ambientale.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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