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Freddo estremo, un’altra conseguenza del clima impazzito

Freddo estremo, un’altra conseguenza del clima impazzito

Anche se il mondo si scalda le ondate di freddo estremo non stanno sparendo e, anzi, potrebbero essere conseguenza del cambiamento del clima.

Siamo abituati ad associare il riscaldamento globale alle temperature roventi, ma, tra i fenomeni meteo legati al clima potrebbero figurare anche le ondate di freddo estremo. Queste, che rappresentano una minaccia per natura, vite umane ed economia, si stanno facendo più rare, ma non meno intense. Il loro insorgere è legato ad alterazioni nella circolazione atmosferica e non deve essere considerato una prova del fatto che il pianeta non sta realmente cambiando.

Freddo estremo, un’altra conseguenza del clima impazzito
@envatoelements

Freddo estremo e clima 

Quando si pensa al clima che cambia, le ondate di freddo estremo sono spesso l’ultimo elemento considerato. Negli ultimi anni in alcune regioni, però, le temperature hanno raggiunto i minimi storici e ciò è avvenuto anche a gennaio-febbraio 2024, a ridosso della fine dell’anno più caldo mai registrato. Alcune aree hanno, poi, sperimentato nevicate e gelate senza precedenti o hanno avuto a che fare con tali fenomeni per la prima volta. 

Per comprendere come questo possa accadere è necessario tracciare una differenza tra i concetti di clima e di meteo. Il primo identifica le tendenze metereologiche che caratterizzano una regione e l’analisi è basata su periodi lunghi. Il secondo riflette, invece, le brevi fluttuazioni che si verificano nell’area, osservabili nell’immediato. Il fatto che il clima viri verso un riscaldamento non impedisce, dunque, che si verifichino ondate di gelo temporanee.

Clima: quando e perché arriva il freddo estremo? 

Il freddo estremo continua a far parte della vita del pianeta nonostante il clima diventi sempre più rovente. A determinare tali ondate di gelo sono, infatti, dinamiche legate tanto alla corrente a getto, quanto al vortice polare. La prima è definibile come un flusso d’aria che scorre da ovest a est a circa 12 km dal suolo. Quando questa oscilla verso Sud, l’aria fredda dell’Artico viene spinta verso Europa, Asia e Nord America, mentre, quando si ritira verso nord è l’aria calda a sconfinare. 

Il secondo elemento, il vortice polare, è una cintura di forti venti che ruota al di sopra della corrente a getto, nella stratosfera, tra i 12 e i 50 km di quota. Normalmente, attraverso il movimento vorticoso, esso mantiene l’aria fredda sopra il Polo, ma, quando si distorce, può farla fuoriuscire.

Il freddo estremo è legato al clima impazzito? 

Gli studiosi stanno cercando di comprendere se le ondate di freddo estremo si verifichino nonostante il clima impazzito o proprio a causa di esso. Il continuo surriscaldarsi dell’Artico, unito alle anomalie diffuse nelle temperature oceaniche e all’aumentare delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, determinano un effetto domino di cui è difficile tracciare i confini. 

Appare, comunque, evidente che la tendenza generale vira verso il riscaldamento. Gli inverni in cui le colonnine di mercurio hanno segnato valori sopra la media sono decisamente di più rispetto a quelli in cui è avvenuto il contrario. Gli scienziati prevedono che in futuro gli eventi legati al gelo estremo si faranno sempre meno frequenti, ma lo stesso non si potrà dire della loro intensità.

I dati sulle ondate di freddo estremo aprono nuove prospettive sul clima impazzito. Tali eventi si ripercuotono in modo drammatico su agricoltura, edilizia, settore energetico, sanità e altri ambiti, mentre si legano a costi in termini di vite umane spesso significativi. Secondo gli esperti la mitigazione dei danni deve essere affidata alla prevenzione. Una migliore comprensione di come ciò che accade nell’Artico possa influenzare le condizioni nelle medie latitudini appare, dunque, necessaria.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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