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Francia, il sindaco di Lione toglie la carne dalle scuole. Ma è polemica

Francia, il sindaco di Lione toglie la carne dalle scuole. Ma è polemica

Dure critiche sono arrivate anche dal governo. “Scelta moralista ed elitaria”, l'accusa di un ministro. Ma alle elementari pochi alunni la consumano.

I menù delle scuole di Lione sono diventati un caso politico. Il motivo? Gregory Doucet, sindaco della città francese eletto con il partito “Europa Ecologia I Verdi”, ha deciso di eliminare la carne dalle mense degli istituti. D’ora in poi saranno serviti solo piatti a base di pesce, uova e ovviamente verdure. O almeno dovrebbe andare così. Perché il primo cittadino è stato travolto dalle polemiche per la sua mossa. Le critiche sono arrivate addirittura dal governo.

A Lione il sindaco ha deciso di togliere la carne dai menù delle scuole, ma la scelta non è piaciuta a molti, compresi alcuni ministri

Le critiche

Il più infervorato per la vicenda è stato il ministro dell’Agricoltura Julien Denormandie. Su Twitter ha attaccato Doucet: Smettiamolo di mettere l’ideologia nei piatti dei nostri ragazzi. Diamogli quello di cui hanno bisogno per crescere bene. La carne è una di queste cose”. Denormandie ha chiesto addirittura al prefetto della regione Rodano-Alpi, di cui Lione è capoluogo, di respingere il provvedimento.

Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ha invece descritto la decisione del sindaco ambientalista “un inaccettabile insulto” nei confronti degli allevatori e dei macellai francesi e l’ha bollata come una scelta “moralista ed elitaria” con cui “i Verdi escludono le classe popolari. Molti bambini spesso possono mangiare la carne solo nelle mense scolastiche”.

L’opinione dei cittadini

Nemmeno il resto dei cittadini francesi ha accolto con favore questa decisione. Secondo un sondaggio del quotidiano Le Figaro sottoposto a 116 mila persone, la popolazione transalpina non è ancora pronta ad abbandonare la carne: l’84 percento degli intervistati ha dichiarato di non essere favorevole al cambiamento nelle scuole di Lione. La città, tra l’altro, è considerata una delle capitali gastronomiche della Francia proprio per i suoi piatti a base di carne.

L’autodifesa del sindaco

Dopo essere stato travolto dalla bufera, il sindaco si è difeso. Su Twitter ha spiegato che non si è trattato di una scelta ideologica, bensì di una strategia adottata per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria nelle scuole. Le opzioni a base di carne sarebbero state rimosse per lasciare un solo menù, facilitare il servizio mensa e permettere di avere un distanziamento sociale più efficace tra gli studenti durante i pasti.

Doucet ha poi ricordato che la stessa scelta era stata fatta anche dal suo predecessore durante la prima ondata (l’attuale sindaco è stato eletto nell’estate 2020). Prima della pandemia di Covid-19, gli alunni potevano scegliere tra tre antipasti e due piatti principali, uno a base di pesce e l'altro di carne.

Le preferenze dei bambini

Tuttavia, la metà dei bambini delle scuole elementari non sceglieva mai la carne, per una questione di gusti o religiosa. Per questo motivo, l'amministrazione comunale di Lione, con il supporto di alcuni nutrizionisti, ha studiato un piatto unico contenente proteine animali, ma a base di pesce e uova, proprio per soddisfare il fabbisogno alimentare dei più piccoli.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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