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Dieta mediterranea, digiuno intermittente e dieta paleo, quale funziona?

Dieta mediterranea, digiuno intermittente e dieta paleo, quale funziona?

Ricercatori neozelandesi hanno messo a confronto dieta mediterranea, digiuno intermittente e dieta paleo per verificare l’efficacia pratica.

Tra dieta mediterranea, digiuno intermittente e dieta paleo, qual è la più efficace nella vita di tutti i giorni? Ricercatori neozelandesi dell’Università di Otago hanno voluto fare chiarezza seguendo oltre 250 persone per più di un anno. Ai partecipanti è stato consentito di scegliere autonomamente la dieta che preferivano e, dopo alcune linee guida, hanno proseguito senza l’ausilio di un nutrizionista. Il 54% ha scelto il digiuno intermittente, il 27% la dieta mediterranea e il 19% la dieta paleo.

Dieta mediterranea, cosa comporta?

La dieta mediterranea è basata sulla cucina tradizionale delle nazioni che si affacciano sul mar Mediterraneo come Italia meridionale, Grecia, Spagna e diversi paesi del Nord Africa. Incoraggia il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, frutta a guscio, semi e olio d’oliva con moderate quantità di pesce, pollo, latte e formaggi, vino rosso e, occasionalmente, carni rosse non più di un paio di volte a settimana. Nella dieta mediterranea i piatti vengono generalmente costruiti attorno ad una base di verdure, è ricca di grassi «sani» e povera di grassi saturi e trans. L’olio d’oliva è la prima fonte di grassi per la dieta mediterranea. Un’altra componente fondamentale è l’aspetto «sociale», ovvero la condivisione dei pasti con familiari e amici.

Il digiuno intermittente

Il digiuno intermittente prevede la scelta volontaria di limitare l’assunzione di cibo a determinati periodi del giorno o della settimana. Esistono diversi «regimi» di digiuno intermittente a seconda di quanto è permessa l’assunzione di alimenti. Tra i regimi più comuni troviamo il 16:8 che prevede l’assunzione di alimenti in una finestra di 8 ore e un «digiuno» volontario nelle restanti 16 ore della giornata. Nell’esperimento neozelandese è stato adottato invece il regime 5:2, anche questo molto comune, che prevede una alimentazione normale per 5 giorni alla settimana e una regime limitato nei restanti 2 giorni dove vengono assunte al massimo 500 calorie.

La dieta paleo

La dieta paleo è un tipo di regime alimentare che si ispira alla dieta dei nostri antenati prima dell’invenzione dell’agricoltura, migliaia di anni fa, nel periodo paleolitico. È difficile conoscere con esattezza di cosa gli esseri umani si nutrissero all’epoca e certamente esisteva una forte varietà da luogo a luogo. La dieta paleo «moderna» si focalizza su un forte consumo di carne, pesce, uova, frutta, verdura, frutta a guscio e semi. Da evitare sarebbero tutti i cibi lavorati, zucchero, bevande gassate, la maggior parte dei prodotti caseari degli oli vegetali. Nella versione «purista» sarebbero da evitare anche i cereali, ma per l’esperimento è stata utilizzata un versione che ha permesso alcuni formaggi, legumi e cereali.

Dieta mediterranea, digiuno intermittente o dieta paleo: la più efficace?

Quale quindi tra dieta mediterranea, digiuno intermittente e dieta paleo si è dimostrata più efficace? Circa metà delle persone sono state in grado di continuare la dieta per oltre un anno. Dopo 12 mesi, la dieta mediterranea si è dimostrata la più facile da seguire con il 57% delle persone che ancora la seguivano, subito dopo si è posizionato il digiuno intermittente al 54% mentre solo il 37% seguiva ancora la dieta paleo dopo un anno.

La perdita di peso media dopo 12 mesi è stata di 4kg per chi ha seguito il digiuno intermittente; di 2,8kg per chi ha seguito la dieta mediterranea e di 1,8kg per chi ha seguito la dieta paleo. A prescindere dalla scelta, quasi tutti i partecipanti hanno riscontrato benefici negli indici di salute per il semplice fatto di seguire un regime alimentare controllato.

Chi seguiva la dieta mediterranea e il digiuno intermittente ha riscontrato una riduzione negli indici di pressione sistolica e una riduzione degli zuccheri nel sangue per chi ha scelto la dieta mediterranea. Per i ricercatori neozelandesi lo studio è stato utile nel verificare l’andamento di un regime alimentare nella «vita reale» con poca o nessuna supervisione da parte di nutrizionisti.

Fonte: University of Otago


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