inNaturale
Home
>
Così la scienza spera di trasformare i sacchetti di plastica in carburante

Così la scienza spera di trasformare i sacchetti di plastica in carburante

Grazie a un particolare processo gli scienziati sperano di trovare una soluzione alla plastica trasformandola in carburante.

Quello della plastica è un problema imminente per il nostro pianeta. Secondo le stime del 2019, circa 300 milioni di tonnellate di plastica vengono prodotte ogni anno. Solo una piccola parte di queste viene riciclata e in genere per non più di una volta. La maggior parte della plastica prodotta finisce in discarica o dispersa nell’ambiente dove può impiegare centinaia di anni per decomporsi, rilasciando nel frattempo pericolose microplastiche. I materiali biodegradabili che aspirano a sostituirla ancora non possiedono tutte le caratteristiche desiderabili. Una soluzione potrebbe arrivare dai ricercatori dell’Università Statale della California che puntano a trasformare la plastica in un carburante liquido.

plastica carburante

Dalla plastica a carburante

I ricercatori puntano a utilizzare il processo noto come pirolisi catalitica per trasformare la plastica in un altro prodotto utile, in questo caso per l’appunto, carburante. Per pirolisi si intende la decomposizione della materia a base di carbonio ad alte temperature e in assenza di ossigeno. Questo processo sarebbe in grado di convertire la plastica e altri rifiuti a base di carbonio in nuove sostanze chimiche utili all’industria.

Per dimostrare l’efficacia del processo, il team di ricerca ha utilizzato dei sacchetti di plastica trasformandoli in vapore grazie a temperature elevate. L’introduzione di uno specifico catalizzatore, ovvero una sostanza in grado di facilitare una reazione chimica, ha permesso di ottenere dai sacchetti in una sostanza liquida utilizzabile come carburante. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Renewable Energy.

Un futuro senza plastica?

Secondo Mingheng Li che ha condotto l’esperimento, la novità sarebbe proprio il catalizzatore perché renderebbe l’intero processo estremamente semplice e attuabile a temperature relativamente basse: solo 360°C. Secondo i ricercatori questo processo potrebbe venire utilizzato per trattare altri rifiuti come olio motore, letame e rifiuti solidi urbani in modo da ottenere dei prodotti energetici riutilizzabili.

Il carburante ottenuto dalla plastica è infatti simile a un tradizionale carburante diesel. In futuro i ricercatori puntano a ideare un metodo in grado di ottenere carburante da una varietà di rifiuti plastici misti. Insomma, un futuro senza plastica sarebbe ovviamente l’ideale ma, nel frattempo, è altrettanto utile trovare un modo per liberarci di quella già in circolazione.


denis venturi
Denis Venturi
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte