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Cos’è il mal di montagna?

Cos’è il mal di montagna?

Per capire cos’è il mal di montagna bisogna soffermarsi su come quantità di ossigeno nell’aria e pressione atmosferica cambino in quota.

Il mal di montagna è un disturbo a cui si può andare incontro salendo di quota, ma capire cos’è non è immediato. La condizione dipende dal fatto che, all’aumentare dell’altitudine, corrisponde un abbassamento della pressione atmosferica, e quindi della concentrazione dell’ossigeno nell’aria, a cui non sempre il nostro corpo riesce a rispondere in modo immediato. I sintomi variano da persona a persona e la cura è spesso identificabile con la discesa.

Cos’è il mal di montagna?
@envatoelements

Mal di montagna: che cos’è? 

Comprendere il mal di montagna diventa più semplice se si guarda a cos’è che il nostro organismo deve affrontare quando saliamo di quota. Man mano che l’altitudine aumenta, infatti, la pressione atmosferica diminuisce e, con essa, anche la quantità di ossigeno presente nell’aria. Quando la salita avviene in modo repentino il corpo non ha il tempo di acclimatarsi e il rischio è quello di andare incontro ad abbassamenti dei livelli di saturazione, ovvero di ossigeno nel sangue. 

Ciò può causare problemi a diversi organi. La maggior parte delle persone in buono stato di salute riesce a salire a 1500-2000 m in un giorno senza andare incontro a disturbi. La malattia da altitudine, nome tecnico del mal di montagna, si manifesta per il 20% dei soggetti oltre i 2.500 m e la percentuale sale al 40% quando la quota raggiunge i 3.000 m s.l.m.

Sintomi del mal di montagna 

Sapere cos’è il mal di montagna è importante per riconoscere in modo tempestivo i sintomi. Questi sono di intensità variabile, ma i più importanti sono di natura respiratoria e neurologica. Tra le manifestazioni avverse a cui fare attenzione ricordiamo:

  • Mal di testa, che può essere accompagnato da vertigini. Tale sintomo fa da campanello d’allarme e insorge in modo precoce perché il cervello è uno degli organi che risente maggiormente della mancanza di ossigeno
  • Perdita dell’appetito, nausea e vomito
  • Dolori addominali
  • Stanchezza e debolezza muscolare
  • Difficoltà respiratorie
  • Aumento della frequenza cardiaca e respiratoria
  • Tosse secca continua
  • Confusione
  • Senso di mancamento

Nei casi più gravi si può arrivare alla perdita di coscienza e al coma, ma i rischi sono massimi per i pazienti affetti da patologie cardiache e polmonari importanti.

Come si cura il mal di montagna 

Il primo passo per “curare” il mal di montagna consiste nel comprendere cos’è questo disturbo. La miglior strategia resta la prevenzione. Quando si sale in quota è, allora, opportuno farlo gradualmente, effettuando soste lungo il percorso che diano il tempo al nostro corpo di adattarsi alle nuove condizioni. L’organismo reagisce, per esempio, producendo una maggior quantità di globuli rossi

Più elevata è l’altitudine a cui si vuole arrivare, più tempo sarà necessario per un opportuno adattamento. I pazienti affetti da patologie cardiache e polmonari dovrebbero, per altro, sempre, consultarsi con il medico prima di salire in quota. Quando i sintomi insorgono, comunque, l’unica soluzione è una rapida discesa. Riconoscere i disturbi in fase di esordio aiuta a evitare che i problemi si facciano più gravi.

Essere consapevoli di cos’è il mal di montagna può aiutare a non farsi prendere dal panico. Per arginare i problemi, quando si sale significativamente di quota è importante evitare di bere alcolici, non usare sonniferi e astenersi da sforzi fisici troppo intensi. Sopra i 3.000 m non è opportuno salire di più di 500 m al giorno ed è consigliabile prevedere una sosta per dormire alla stessa altitudine ogni 3-4 giorni. Con training lunghi alcuni soggetti possono riuscire a condurre attività normali persino a 5.300 m s.l.m.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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