Il metodo della Novena prevede che le castagne vengano immerse in acqua per nove giorni e favorisce tanto la conservazione quanto il gusto.
La conservazione delle castagne è da sempre un problema e, tra i metodi di origine più antica spicca quello della Novena. Questa strategia prevede di immergere in acqua fredda i frutti per 9 giorni, da cui il nome, e di cambiare il liquido in modo rigoroso. La pratica permette di separare i vegetali buoni da quelli guasti e migliora anche il gusto.
Come si fa la Novena delle castagne
Affidarsi al metodo della Novena per la conservazione delle castagne significa pescare dalla lista dei rimedi della nonna. Applicare la tecnica risulta, comunque, tutt’altro che complicato.
- Si comincia collocando le castagne appena raccolte in un recipiente, per poi sommergerle d’acqua fredda. È necessario, ogni tanto, smuovere i frutti.
- Per i primi 4 giorni si procede a cambiare il 50% dell’acqua nel recipiente.
- A questo punto le strade sono diverse: alcune teorie suggeriscono che l’acqua vada cambiata completamente ogni giorno fino al nono. Altri provvedono a sostituire del tutto il liquido nei giorni 5 e 8 e, per il resto, continuano a rimpiazzarne solo la metà.
- Al nono giorno le castagne vanno scolate, per poi essere lasciate ad asciugare.
Conservazione delle castagne con la Novena
Il metodo della Novena, detto anche della caratura in acqua o dell’annegamento, è particolarmente apprezzato perché aiuta a conservare i frutti più a lungo. L’immersione consente, in primis, di eliminare gli organismi aerobi, responsabili dell’insorgenza di muffe e marciumi. Questi hanno bisogno di ossigeno per sopravvivere e, in acqua, ne vengono privati.
Dopo il quarto giorno si favorisce, però, lo sviluppo di altri microrganismi anaerobi, che non hanno, cioè, bisogno di ossigeno. Questi sono responsabili di una leggera fermentazione che fa sì che all’interno dei frutti si formi acido lattico. Grazie a tutto ciò la vita del frutto si allunga e raggiunge i 3 mesi. A trarne vantaggi sono anche consistenza e gusto. Le castagne sottoposte al metodo della Novena risultano più morbide e dolci.
Come asciugare le castagne dopo la Novena
Una volta completata la Novena le castagne vanno scolate e asciugate nel modo corretto. È necessario, dunque, riporle in contenitori di legno, disposte in un unico strato. I recipienti vanno, poi, collocati in luoghi areati, ma riparati, non in pieno sole.
I frutti dovranno essere tenuti al sicuro da freddo e umidità e, quindi, in caso di maltempo, potrebbe rendersi necessario spostarli. In caso di clima clemente tre giorni sono in genere sufficienti per raggiungere un’asciugatura perfetta. Smuovere costantemente i frutti resta consigliato.
Il metodo della Novena permette di conservare le castagne a lungo in modo semplice. Una volta completato il procedimento i frutti possono essere conservati in frigorifero o all’interno di sacchi di juta, cesti di vimini o classiche cassette della frutta. Tenere i vegetali in un luogo fresco e areato, preferibilmente non umido, rimane cruciale.