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Come usare il tarassaco in cucina

Come usare il tarassaco in cucina

Usare il tarassaco in cucina è un’ottima idea per l’estate: questo fiore conosciuto come dente di leone, si trova comunemente nei campi italiani e può essere portato a tavola in tante ricette diverse.

Imparare ad usare il tarassaco in cucina apre le porte a molte ricette che vedono il più classico dei fiori da campo come protagonista. Conosciuto anche come dente di leone, può dare vita a piatti semplici come insalate, o più sorprendenti come topping per la pizza, perfetti per l’estate. In più hanno il vantaggio di poter essere raccolti nei campi, l’importante è scegliere quelli più selvatici, uno dei prodotti più facilmente reperibili con il foraging.

Come si usa il tarassaco crudo

Prima di entrare nel merito su come usare il tarassaco in cucina è bene sottolineare che di questa erba, comunemente considerata infestante, si può consumare stelo, foglie e radici. Altro fattore da tenere a mente è la possibilità di mangiare il prodotto sia cotto che crudo, un aspetto fondamentale per capire la versatilità di questo ingrediente.

Se non lo si vuole cuocere, l’alternativa più semplice è impiegarlo in una insalata, dove è consigliato impiegare le foglie e il fiore della pianta. In alternativa potreste utilizzare sempre le foglie e lo stelo per preparare un particolare pesto, ottimo per condire la pasta, anche nella sua versione fredda.

Nel caso si voglia usare il tarassaco crudo in cucina è sempre meglio sceglierlo quando il fiore è ancora tenero e piccolo, mentre sarebbe meglio evitarlo quando i petali si sono ormai trasformati nei tipici «semi volanti».

Come si cucina il tarassaco

Nella sua versione cotta, le foglie di tarassaco possono essere saltate in padella come se fosse dello spinacino, ottenendo un effetto simile, con una notevole diminuzione di volume. È bene tenere presente che durante la fase di cottura il sapore amaro di questa si accentua, ma può essere sfruttata come una qualità con gli abbinamenti giusti.

Un’alternativa più creativa, ma un po’ più complessa da preparare, è quella di usarli per preparare una confettura: in questo caso dovrete bollire, utilizzando il doppio dell’acqua rispetto al volume dei boccioli, solamente i fiori per qualche minuto, strizzandoli con attenzione per conservare tutto il succo. Con questo «succo di tarassaco» potrete proseguire come una classica confettura o un più semplice decotto.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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