Quando si raccolgono le castagne capire come asciugare i frutti è cruciale e i migliori alleati di una buona conservazione sono sole e aria.
L’autunno è la stagione delle castagne e, dopo una giornata di raccolta è importante capire come asciugare i gustosi frutti per conservarli al meglio. Perché i vegetali non sviluppino microrganismi e rimangano utilizzabili più a lungo possiamo, allora, affidarci a ciò che la natura mette a nostra disposizione. Fare attenzione a umidità, luogo e tempi di esposizione risulta fondamentale, così come decidere se optare per l’essiccazione.
Come asciugare le castagne
Le castagne sono molto apprezzate, ma spesso capire come trattare al meglio i gustosi vegetali appena raccolti non è semplice. Sarebbe, infatti, indicato, in primis, non cucinare subito le castagne, ma farle asciugare. Perché si secchino alla perfezione è possibile riporle in casse di legno o in un cesto di vimini, per poi posizionarle in un’area coperta, in cui sia garantito il passaggio di aria.
Un balcone o un sottotetto potrebbero rivelarsi adatti. Se il nostro obiettivo non è essiccare le castagne, ma solo fare in modo che l’umidità al loro interno venga in parte eliminata, sono in genere sufficienti due o tre giorni. I frutti possono essere ritenuti pronti quando la buccia si stacca alla perfezione.
Perché far asciugare le castagne appena raccolte?
Capire come far asciugare le castagne appena raccolte significa evitare alcuni inconvenienti. La procedura permette di conservare i frutti più a lungo, impedendo che essi sviluppino muffe. Una volta cotti, qualsiasi sia la modalità di preparazione scelta, le castagne dovrebbero risultare più facili da sbucciare. Anche la pellicina interna, spesso difficile da eliminare, dovrebbe dare meno problemi.
Come non asciugare le castagne
Comprendere come asciugare le castagne significa evitare errori che potrebbero rovinarle. È, allora, opportuno scegliere luoghi ombreggiati ed evitare di esporre i frutti al sole, a meno che il nostro obiettivo non sia l’essiccazione. Le castagne vanno, poi, sistemate in contenitori ampi, in modo che non siano ammassate, ma disposte in un unico strato. Ciò garantisce che i vegetali respirino. Nelle ore serali, e in caso di maltempo, i contenitori andranno, infine, spostati al riparo, così che l’umidità non intacchi il processo di asciugatura.
Come essiccare le castagne?
Una volta capito come far asciugare le castagne fresche, il passo verso la comprensione del processo dell’essiccazione è breve. Tale modalità di conservazione è la più antica e permette di mantenere intatti i frutti per un periodo di 12 mesi. All’interno delle castagne secche, poi, minerali e nutrienti risultano più concentrati.
Per un processo del tutto naturale si consiglia, allora, di porre i frutti su graticci di rete sospesi da terra, ancora in un unico strato, e di esporli al sole nelle ore più calde della giornata. Alla sera bisogna, di nuovo, spostare i frutti in un luogo riparato. Per arrivare a una completa essiccazione è necessario attendere 5-6 settimane.
Sapere come far asciugare le castagne e come essiccarle non significa riuscire automaticamente nel proprio scopo. A influenzare il processo sono, infatti, gli agenti atmosferici. Temperature troppo rigide e maltempo, condizioni non rare nella stagione autunnale, potrebbero creare problemi. Importante è anche evitare di rovinare i vegetali in fase di raccolta. Bisogna, allora, optare per sacchi di iuta o cesti di vimini, mentre vanno abolite le borse di plastica.