Clima impazzito: in Lombardia alcuni castagni fioriscono due volte
Il riscaldamento globale sta rendendo gli equilibri della natura sempre più fragili e vedere nel nord Italia i castagni che fioriscono due volte ce lo ricorda. In questo ottobre anomalo, ai ricci che cadono dai rami si affiancano degli inattesi exploit di bianco sugli alberi, da cui gli scienziati sono profondamente allarmati. A preoccupare sono anche le prospettive di produzione per il prossimo anno e gli esperti continuano le ricerche.
Castagni che fioriscono due volte
I castagni che sono stati in quest’autunno anomalo protagonisti di una seconda fioritura si trovano in Valchiavenna e sul lago di Como. A osservarlo e a dare l’allarme ci hanno pensato alcuni ricercatori dell’Istituto per la BioEconomia del Cnr e dell’Università dell’Insubria. Stavano studiando il patrimonio genetico di alcune varietà di castagno, all’interno di un progetto di valorizzazione della biodiversità. Normalmente i castagni fioriscono nel mese di giugno e a settembre comincia la maturazione dei frutti. Alcune specie precoci in tale momento dell’anno iniziano, persino, a far cadere i primi ricci. Fenomeni di doppia fioritura sono già stati documentati in altri alberi, tra cui spiccano pesco e susino, oltre che in diverse piante non agrarie, come il maggiociondolo in centro Italia.
Castagni ed equilibri sconvolti
Vedere i castagni che fioriscono due volte in uno stesso anno non può che suscitare domande. A causare il fenomeno hanno contribuito, secondo gli esperti, diversi fattori di cui Claudio Cantini, del Cnr, ha dato una sintesi. L’estate eccezionalmente calda, con le scarse precipitazioni, ha causato agli alberi un forte stress. Con l’arrivo delle piogge, il calo delle temperature notturne e la diminuzione delle ore di luce, le piante hanno reagito come fanno al termine dell’inverno. Le gemme si sono, cioè, svegliate dal periodo di quiescenza, che avrebbe dovuto durare fino alla prossima primavera, per fiorire nuovamente. Il fenomeno ha interessato per lo più la varietà di castagno Grussulée. Il Marrone ne è apparso al riparo.
Quindi?
Trovarsi di fronte a dei castagni che fioriscono due volte significa considerare una serie di problematiche non indifferenti. Cantini ha affermato che si tratta, in primo luogo, di un’alterazione diretta del ciclo di vita della pianta. Ciò appare già di per sé preoccupante. Ad allarmare ulteriormente esperti ed addetti ai lavori è la minaccia che il fenomeno pone alla produzione. La seconda fioritura viene, infatti, definita come una sorta di “sparo a vuoto”. A essa non farà, infatti, eco un aumento del raccolto, né nell’immediato, né nel lungo periodo. Si tratta, piuttosto, di un consumo cospicuo delle risorse della pianta che porterà le gemme andate in fiore oggi a non fiorire al momento opportuno nel 2023.
Per capire come fare i conti con i castagni che fioriscono due volte i ricercatori stanno impegnando tutte le loro risorse. L’obiettivo principale è individuare le specie più resistenti al fenomeno. Investire su quelle consentirebbe, infatti, alle aziende agricole di tutelarsi da perdite che finirebbero, altrimenti, per metterle in ginocchio. La gola non può che attendere con angoscia.
