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Cibi ultra processati, i pericoli per corpo e cervello

Cibi ultra processati, i pericoli per corpo e cervello

Una dieta ricca di cibi ultra processati aumenta i rischi di malattie cardiovascolari, ansia, depressione e declino delle capacità cognitive.

I cibi ultra processati sono sempre più onnipresenti nelle corsie dei supermercati, ma, purtroppo, mangiarli significa non tutelare il proprio organismo. Barrette, snack, surgelati e prodotti pronti sono spesso poveri di nutrienti e ricchi di sostanze dannose. A fare le spese della nostra dieta possono essere allora, tanto il corpo, quanto il cervello.

Cibi ultra processati, i pericoli per corpo e cervello
@envatoelements

Cibi ultra processati: il report 

Una ricerca pubblicata nel British Medical Journal ha mostrato che i cibi ultra processati hanno sulla salute un impatto potenzialmente devastante. Il lavoro rappresenta la più ampia indagine mai condotta sull’argomento. Ne è emerso che un consumo elevato di questo tipo di alimenti può nuocere in ben 32 modi. Ad aumentare del 50% è, in primis, il rischio di morte prematura dovuta a malattie cardiovascolari. 

Le possibilità di incorrere in ansia e disordini mentali salgono del 48-53% e i problemi riguardano anche le comuni facoltà cognitive. Il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 tocca quota +12% e persino i cibi semplicemente processati si dimostrano una minaccia. A un’assidua assunzione di tali alimenti è associata una più elevata probabilità di incorrere in disturbi del sonno, depressione, patologie cardiache e, di nuovo, diabete di tipo 2.

Quanto fanno male i cibi ultra processati? 

Le prove contro i cibi ultra processati sono in continuo aumento. È, per esempio, ormai noto che assumere elevate quantità di sale, zuccheri e grassi mina il benessere cardiovascolare, mentre favorisce l’insorgenza di infiammazioni croniche. La preoccupazione riguarda, però, ora anche il cervello. Studi precedenti avevano mostrato che ingerire il 33% delle calorie giornaliere tramite questo tipo di alimenti aumenta del 44% il rischio di depressione e del 48% quello di ansia

Un’altra ricerca condotta nel Regno Unito aveva evidenziato che a un aumento del 10% del consumo di cibi ultra processati corrisponde una crescita del 25% del pericolo di sviluppare demenza. Da dati raccolti in Brasile emerge, invece, che chi assume tramite tali prodotti il 20% delle calorie giornaliere può sperimentare un declino delle facoltà cognitive del 28% più veloce rispetto a chi segue una dieta equilibrata.

Quali sono i cibi ultra processati? 

Per evitare che il nostro organismo venga danneggiato dai cibi ultra processati è necessario essere in grado di riconoscerli. A questa categoria appartengono quegli alimenti altamente trasformati che, a scapito dei nutrienti che dovrebbero contenere, diventano un concentrato di grassi, zuccheri, conservanti, additivi alimentari, coloranti, insaporitori e sale. La lista degli ingredienti diventa spesso lunghissima e a guadagnarne sono, purtroppo, gusto, aspetto, consistenza e, sovente, prezzo. 

Ashley Gearhardt della University of Michigan si è spinta a dire che simili alimenti hanno più in comune con una sigaretta che con quanto prodotto da Madre Natura. Tale affermazione fa riferimento alla capacità dei cibi ultra processati di creare dipendenza. Alla categoria appartengono: snack confezionati, piatti pronti, alimenti surgelati, bibite zuccherate, dolci industriali e cibo spazzatura in generale.

Anche se la consapevolezza sui cibi ultra processati dovrebbe essere in aumento, questi alimenti continuano a occupare un posto di rilievo nella dieta di molti. In America, secondo le ultime indagini, gli adulti assumono da tali alimenti il 57% delle calorie giornaliere e il valore arriva al 67% se si guarda a teenager e bambini. Per favorire un cambio di rotta è, ora, necessario, dicono gli esperti, progredire nella ricerca, nonché migliorare educazione e informazione.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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