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Cibi processati, quanto davvero sono un rischio per la salute?

Cibi processati, quanto davvero sono un rischio per la salute?

Molti cibi processati subiscono trattamenti che possono alterare il senso di sazietà con rischi per la salute.

Molti dei cibi processati che finiscono sulle nostre tavole nasconderebbero potenziali rischi per la salute. A riportarlo è un'inchiesta della CNN secondo cui molti degli alimenti a base di cereali sono prodotti con un metodo simile alla pre-digestione che finisce per alterare il senso di sazietà del corpo portando a mangiare più del necessario.

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@envatoelements

Cibi processati, cosa sono?

Per cibi processati si intendono quegli alimenti che hanno subito una serie di manipolazioni e processi durante la lavorazione industriale. Generalmente l’obiettivo dei processi di lavorazione punta a prolungare la durata della conservazione degli alimenti, ma in diversi anche a modificare sapore, texture e aspetto degli alimenti per renderli più appetibili e pratici al consumo. In questa categoria rientrano anche alimenti poco processati come frutta o verdura congelate o alimenti precotti. 

I cibi ultra-processati sono una particolare categoria di alimenti prodotti attraverso numerosi e complessi processi e trasformazioni industriali e spesso contengono una lunga lista di ingredienti artificiali, additivi e conservanti. 

Cibi processati e salute: mangiamo alimenti pre-digeriti

Secondo quanto riportato dall’inchiesta della CNN, recenti ricerche scientifiche sostengono che l’eccesso di consumo di cibi processati e ultra-processati e il conseguente rischio per la salute sarebbe dovuto al metodo di produzione che finisce per «pre-digerire» gli alimenti, ottenendo cibi che sono in grado di alterare i segnali di sazietà inviati dal corpo spingendo a una sovra alimentazione.

Per convenienza di costi ed efficacia nella vendita, i prodotti di partenza come mais, grano o patate vengono «smontati» nelle loro parti molecolari di base in miscele di farine di amidi, grassi e oli che vengono poi riutilizzate per ricostruire l’alimento finito. Queste poltiglie di amidi sono ottenute attraverso un processo di idrolisi, o scioglimento in acqua, simile a un processo di pre-digestione.

«Potrebbe essere una pizza se ci metti sopra formaggio e pomodoro o un panino per hamburger o ancora una barretta di cereali o cereali per colazione, hanno tutti la stessa lista di ingredienti di base» spiega alla CNN Chris van Tulleken, professore associato presso l'University College di Londra.

Alimenti processati e ultra-processati sono rischiosi?

I cibi ultra-processati sono veloci e facili da digerire ma il sistema digestivo umano è progettato per funzionare in modo diverso cioè per lavorare nella scomposizione degli alimenti. Secondo gli esperti, quando l’alimento è troppo facile da digerire perché già pre-digerito come nel caso di alimenti processati, causa un disordine nel senso di sazietà impedendo al corpo di capire e segnalare quando si è mangiato abbastanza con tutti i conseguenti rischi per la salute. 

Non sarebbe l’unico rischio: i cibi che vengono scomposti e «riassemblati» possono perdere in parte o in tutto i nutrienti contenuti nel prodotto originale, pur conservando le calorie. Secondo Anthony Fardet, ricercatore presso l'Istituto Nazionale Francese per la Ricerca Agricola: «Abbiamo completamente destrutturato la matrice alimentare – dice alla CNN e a questo si associa un rischio molto più alto di malattie croniche e una degradazione della salute globale». Secondo le stime, circa il 73% del cibo prodotto negli Stati Uniti è processato o ultra-processato con le conseguenti preoccupazioni sulla salute. 


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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