La differenza tra gnocchi e chicche di patate sta soprattutto in dimensione e aspetto delle pietanze, ma non coinvolge la ricetta.
Gli gnocchi di patate sono tra i cibi più amati dagli italiani e, tra le numerose varianti dell’alimento, rientrano anche le chicche, che presentano ben più di una differenza dalla preparazione originale. L’impasto di base è sempre lo stesso, ma a distinguere i due alimenti è come questo viene diviso e l’aspetto che il prodotto finito assume. La ricetta rimane, in entrambi i casi, scandita da alcuni precisi passaggi.
La differenza tra gnocchi e chicche di patate
Per capire la differenza tra gnocchi e chicche di patate bisogna concentrarsi sulle caratteristiche delle due preparazioni. In un certo senso potremmo dire che le seconde sono una variante dei primi. Guardando alle versioni più classiche dei due piatti, la base è costituita da un impasto realizzato con acqua, farine e patate.
Questo viene, poi, tagliato a pezzetti, che vanno cotti in acqua bollente, prima di essere conditi a piacimento. Nel caso degli gnocchi le porzioni di impasto sono ampie circa 2 cm. Le chicche sono, invece, più piccole e arrivano a una larghezza di 1 cm. Queste ultime sono, inoltre, in genere lisce, mentre gli gnocchi dovrebbero essere rigati, per raccogliere meglio il sugo.
Differenza tra gnocchi e chicche di patate: i nomi
La differenza tra gnocchi e chicche di patate è espressa alla perfezione dal nome delle due pietanze. Il termine gnocchi deriva dal longobardo “knohha”, tradotto, poi, nel tedesco “knoten”, che significa “nodo”. La parola veniva usata nel Medioevo per indicare gli impasti di forma tonda.
Il secondo vocabolo richiama, invece, ovviamente il termine “chicco”, che, al femminile, viene usato soprattutto in modo scherzoso e in espressioni rivolte ai bambini. La lingua insiste, dunque, già sulle dimensioni ridotte dei pezzi di impasto utilizzati, mentre, nel primo caso, si ha un richiamo alla consistenza compatta della pietanza.
Differenza tra gnocchi e chicche di patate: la storia
Per quanto tra gnocchi e chicche di patate vi sia differenza i due alimenti possono contare su una storia comune. Le due preparazioni affondano le radici in epoca antica, quando non erano le patate a essere protagoniste dei piatti. Queste sono arrivate in Europa solo dopo la scoperta dell’America, quindi, al tempo dei Romani, l’impasto era realizzato semplicemente con farina e acqua.
Per imbattersi in una ricetta ufficiale è necessario attendere il Settecento, quando si trovano testimonianze di pietanze preparate con miglio e aglio, presso la corte dei Conti Cassoli, in Emilia. Nell’800 è, invece, Pellegrino Artusi, il celebre gastronomo, a nominare il piatto e a riferire che già al tempo esistevano diversi tipi di gnocchi.
Differenza tra gnocchi e chicche: la ricetta
Anche se la differenza tra gnocchi e chicche di patate esiste, la ricetta che permette di realizzare le due preparazioni è la stessa. Per entrambe è consigliabile scegliere varietà di patate ricche di amido.
- Si comincia lessando le patate fino a che non risultano morbide. È importante non privarle della buccia, così che non assorbano troppa acqua.
- Le si schiaccia, poi, con uno schiacciapatate quando sono ancora calde, fino a ottenere una purea compatta.
- Si trasferisce quanto ottenuto su un piano di lavoro e si aggiungono farina e sale.
- Si lavora quindi l’impasto velocemente, ma in modo energico, per poi ricavarne delle strisce.
- Arriva, infine, il momento di tagliare i pezzi di impasto e di decidere, perciò, se preparare gnocchi o chicche.