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Cedro di Calabria coltivato con l’energia solare

Cedro di Calabria coltivato con l’energia solare

Alcuni agricoltori coltivano le piante del cedro di Calabria traendo benefici grazie all’uso dell’agrovoltaico.

Il cedro di Calabria non è più tanto diffuso nella regione del Sud Italia per diversi motivi, sia economici sia ambientali. Tuttavia, la diffusione dell’agrovoltaico potrebbe avere delle ricadute positive sulla pianta stessa. Infatti, la convivenza tra pannelli fotovoltaici per produrre energia e coltivazioni è possibile e può portare alcuni benefici.

Cedro di Calabria coltivato con l’energia solare
@envatoelements

Cosa è l’agrovoltaico usato per coltivare il cedro di Calabria

Con il termine agrovoltaico si intende il connubio tra pannelli solari volti a produrre energia e campi destinati all’agricoltura e alla pastorizia. Nell’agrovoltaico i pannelli fotovoltaici sono installati nei terreni agricoli ad un’altezza di almeno due metri da terra. Questa scelta ha il duplice scopo di ottimizzare l’angolo di incidenza dell’irradiazione della luce solare e dare spazio alle coltivazioni.

Infatti, al di sotto dei pannelli fotovoltaici, non cresce solo il cedro di Calabria. Al di sotto delle strutture si creano delle condizioni microclimatiche di cui possono beneficiare diverse colture. Inoltre, aumenta anche la superficie ombreggiata, utile al bestiame durante i mesi più caldi. Inoltre, è ridotta anche la quantità d’acqua richiesta, dal momento che il terreno è meno esposto.

Cedro di Calabria coltivato con l’agrovoltaico: uno strumento a favore degli agricoltori

L’agrovoltaico non è sempre ben visto da chi possiede un terreno agricolo. Tuttavia, potrebbe trattarsi solo di abituarsi al connubio tra pannelli solari e colture. La BBC, ad esempio, riporta un’esperienza positiva di un agricoltore che per fronteggiare i prezzi di mercato troppo bassi ha optato per una raccolta posticipata dei frutti del cedro di Calabria, avendo comunque la sicurezza di una fonte di reddito alternativa data dai pannelli fotovoltaici.

Perché stava diminuendo il cedro di Calabria

Esiste una forte relazione tra il cedro di Calabria e la storia degli agricoltori calabresi che si sono specializzati nella coltivazione di questa pianta da frutto. La varietà più apprezzata è chiamata “diamante liscio”. Questo tipo di cedro di Calabria può avere frutti anche di 5 kg ciascuno e veniva coltivato in maniera diffusa sul territorio al punto che una località è stata denominata Riviera dei Cedri.

Questa varietà di cedro di Calabria era molto ricercata dai profumieri che ne utilizzavano gli oli essenziali. Inoltre, i sacerdoti ebrei erano disposti a compiere lunghi viaggi per scegliere il frutto migliore per celebrare il Sukkot. Negli ultimi decenni, però, la domanda è diminuita come anche il numero di coltivatori che tutt'oggi si dedicano al cedro di Calabria.

Cedro di Calabria e uomo

Il futuro del cedro di Calabria non è solo correlato al clima in cui cresce questa pianta, ma anche al destino degli agricoltori. Investimenti mirati ad un fotovoltaico progettato per il territorio e per la comunità che lo abita possono consentire di sviluppare contemporaneamente energia rinnovabile, cura del paesaggio e produzione alimentare.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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