Caffè di cicoria: gli effetti collaterali che possono derivare dal suo consumo
Il caffè di cicoria può portare molti benefici all’organismo, ma a esso sono connessi alcuni potenziali effetti collaterali. La bevanda è diventata popolare in Francia a fine 800 e in Italia durante le due Guerre Mondiali, ma oggi è circondata da un’aura quasi mitica. Questo caffè ha, sì, proprietà detox e digestive, ma non fa di per sé dimagrire. Non è, poi, consigliata a chi soffre di reflusso gastro-esofageo o di determinate allergie. Cautela è suggerita anche in gravidanza.
Effetti collaterali del caffè di cicoria
Il caffè di cicoria può portare al manifestarsi di diversi effetti collaterali. Cautela è consigliata, in primis, a chi soffre di gastrite, ulcera o reflusso gastro-esofageo. La bevanda, con il suo sapore amaro, agisce da stimolante per l’apparato digerente e la produzione in eccesso di succhi gastrici può causare un acutizzarsi dei disturbi. Attenzione è raccomandata anche a chi soffre di allergie. I soggetti ipersensibili al polline di betulla rischiano di manifestare reazioni avverse. I sintomi si limitano, in genere, a formicolio e bruciore localizzato nel cavo orale.
Per quanto il caffè di cicoria possa essere benefico per l’intestino esagerare può, inoltre, significare andare incontro a flatulenza, meteorismo o diarrea. Nel caffè di cicoria, anche se in concentrazioni limitate, è presente, per altro, inulina e assumerne in quantità eccessiva può alterare l’assorbimento di determinati farmaci.
Caffè di cicoria: quanto se ne può bere al giorno?
Per evitare che si manifestino effetti collaterali connessi al consumo di caffè di cicoria è importante non eccedere. Secondo gli studi la dose ritenuta accettabile è quantificabile in una/due tazze al giorno della bevanda. Si stima che un adulto in buona salute possa, comunque, tollerare bene fino a 20 g giornalieri di questo tipo di caffè.
Età e particolari stati di salute possono, però, fare la differenza e ogni individuo reagisce in modo diverso all’ingestione delle sostanze. Si consiglia, allora, di introdurre nella propria dieta il caffè di cicoria in modo graduale, così da valutare come l’organismo lo sopporta.
Caffè di cicoria in gravidanza
Il caffè di cicoria in gravidanza non è controindicato, ma è raccomandato buon senso. La radice del vegetale contiene, infatti, sostanze capaci di esercitare una blanda azione stimolante per le contrazioni uterine. Non sono segnalati casi di interazioni gravi, ma la cautela rimane d’obbligo. Problemi non sono stati, invece, segnalati in allattamento, dato che la bevanda è persino priva di caffeina.
Il caffè di cicoria fa dimagrire?
Al di là dei possibili effetti collaterali è bene specificare che il caffè di cicoria può rappresentare una risorsa importante per chi vuole rimanere in forma, ma non deve essere ritenuto “miracoloso”. La bevanda non risulta, infatti, di per sé dimagrante, ma può aiutare grazie ad alcuni effetti benefici a essa connessi.
Il particolare caffè esercita, infatti, un’azione disintossicante e la quantità di acqua presente nella radice la trasforma in un ottimo diuretico. Si tratta, dunque, di un importante alleato nella lotta alla ritenzione idrica.
Nonostante possibili effetti collaterali esistano, al caffè di cicoria sono connessi numerosi benefici, che vanno dalla stimolazione della digestione a un valido aiuto nel mantenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue. La bevanda si acquista nei negozi che vendono alimenti biologici, ma prepararla in casa non è complicato. Per realizzarla bisogna far essiccare le radici di cicoria per poi tostarle e ridurle in polvere.
