Agrumi europei a rischio a causa delle patologie della frutta importata

La stagione delle arance è quasi alle porte ma la produzione degli agrumi europei è a rischio a causa di alcune patologie. Queste ultime sono spesso trasmesse alle piante locali attraverso la frutta importata dall’estero. Il fenomeno non è molto diverso da quello che accade anche quando animali colonizzano un nuovo territorio e, involontariamente, portano con sé virus e parassiti contro i quali la fauna nativa non ha difese.

Le patologie che mettono a rischio gli agrumi
In Italia conosciamo bene gli effetti di alcune patologie sulle coltivazioni locali. Lo abbiamo visto con gli ulivi e la Xylella, un patogeno batterico che ha praticamente messo in ginocchio un settore agricolo. Per quanto riguarda gli agrumi, questi ultimi sono particolarmente a rischio a causa della malattia chiamata Citrus Black Spot (macchia nera degli agrumi).
La macchia nera degli agrumi è trasmessa da Phyllosticta citricarpa. Si tratta di un fungo che è stato segnalato per la prima volta in Australia nel 1895. Successivamente è stato riscontrato anche in Sud Africa nel 1929. Il patogeno si diffonde principalmente attraverso le spore. Per gli agrumi europei il rischio maggiore deriva dai patogeni trasportati con i frutti e le piante importate.
Azioni per salvare gli agrumi dalle patologie
Gli agrumi nostrani devono difendersi da diverse patologie. Infatti, non c’è solo la Phyllostica citricarpa a mettere a rischio le coltivazioni. Un altro patogeno proveniente dal Sud Africa e Israele è Falsa cydia. Dall’Asia arriva invece l’insetto Diaphorina citri, il quale può provocare il così detto greening degli agrumi. Visto i numerosi rischi, alcuni Paesi dell’Unione Europea stanno chiedendo rapidi interventi.
In particolare, Italia e Spagna hanno posto il problema all’attenzione di Bruxelles. L’Italia è il secondo principale produttore in Europa di agrumi, mentre la Spagna risulta essere al primo posto. Alcune associazioni, come Intercitrus e Ava-Asaja, hanno criticato il Sud Africa affermando che non applica il trattamento a freddo. Quest’ultimo permetterebbe di eliminare eventuali vettori di patogeni.
Come riconoscere la macchia nera degli agrumi
Tra tutte le patologie che colpiscono gli agrumi, quella trasmessa da Phyllosticta citricarpa è quella più evidente. Infatti, questa si presenta come una serie di macchine sulla scorza del frutto. Le macchie possono essere di varia forma e colore. Solitamente si presentano come delle lesioni di colore grigio o marrone con dei puntini neri leggermente in rilievo.
Più raramente questa patologia si manifesta anche sulle foglie degli agrumi. Anche in questo caso la malattia si presenta sotto forma di macchie circolari, ma dal colore rosso o marrone. Man mano che la malattia progredisce, nella parte centrale della macchia diventa più scura ed ha un anello di colore marrone o nero. Possono capitare casi anche in cui le patologie non presentino sintomi evidenti.
Un problema ambientale ed economico
La trasmissione dei patogeni agli agrumi europei è un problema che ha diverse ripercussioni. La prima è quella economica, dal momento che i patogeni potrebbero compromettere la produzione di agrumi. La seconda (non meno rilevante) è di carattere ambientale. Il rischio, infatti, è quello che le stesse piante ne possano soffrire andando così a modificare il paesaggio e l’ecosistema locale.
