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Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 11, città sostenibili

Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 11, città sostenibili

L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 stabilisce che in futuro le città dovranno diventare più sostenibili, cioè più eque, sicure e pulite.

Protagoniste dell’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 sono le città che, secondo le Nazioni Unite dovrebbero diventare nei prossimi anni più sostenibili. Nel concreto ci si attende che gli insediamenti umani possano presto esercitare una minore pressione sull’ambiente e offrire a tutti un uguale accesso a beni e servizi. I traguardi da raggiungere sono molti e, secondo l’ultimo report ASviS, l’Italia non sta facendo significativi passi avanti.

Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 11, città sostenibili
@envatoelements

Come devono essere le città sostenibili secondo l’obiettivo 11 dell’Agenda 2030

All’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 si legge che è necessario: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”. Ciò significa raggiungere alcuni concreti traguardi. Si punta dunque a garantire a tutti, entro l’anno limite, l’accesso ad alloggi sicuri, servizi essenziali e trasporti pubblici economici. Deve essere, allora, potenziata l’urbanizzazione inclusiva, che tenga, però, conto del patrimonio culturale e naturale del territorio. 

Ridurre l’impatto ambientale degli insediamenti umani, è considerato prioritario, così come rafforzare i legami sociali ed economici tra le diverse aree abitate. Risulta essenziale migliorare la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti e i Paesi più ricchi sono chiamati a supportare quelli in via di sviluppo, che nei prossimi decenni saranno teatro di enormi sfide.

Obiettivo 11 dell’Agenda 2030: il punto sulle città sostenibili in Italia 

Secondo l’ultimo rapporto ASviS in Italia i progressi relativi all’obiettivo 11 dell’Agenda 2030, e quindi i passi avanti sulle città sostenibili, sono ancora troppo pochi. Tra il 2010 e il 2022 la situazione si è mantenuta, infatti, essenzialmente stabile. A preoccupare è, in primis, il bilancio relativo all’inquinamento atmosferico nelle aree urbane. Nel 2022 le morti premature a causa dell’esposizione ad aria insalubre sono state 60.000 e la concentrazione di PM 10 ha superato i limiti soglia per 75 giorni

Non sono incoraggianti nemmeno i dati sulla mobilità. La percentuale di persone che usa i mezzi pubblici per il tragitto casa-lavoro è cresciuta dal 2015, passando dal 72.4 al 76%, ma il 30.7% delle famiglie si dichiara insoddisfatta dei collegamenti disponibili. Da migliorare anche la copertura verde nelle zone urbane, ancora sotto la media europea, mentre la questione abitativa rimane una problematica pressante.

Quali sono le priorità strategiche per l’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 sulle città sostenibili 

Le città sostenibili del futuro che l’Agenda 2030 progetta all’obiettivo 11 non potranno prescindere da alcuni capisaldi. Oggi le città occupano appena il 3% della superficie terrestre, ma sono la causa del 60% del consumo di energia e del 75% delle emissioni di carbonio. La rotta dovrà essere invertita. Saranno, quindi necessari investimenti sulle tecnologie green e l’edilizia a basso impatto dovrà diventare centrale nei piani di sviluppo urbani. 

In un circolo virtuoso ciò dovrebbe influire anche sulla qualità dell’aria. In Italia quest’ultimo punto rischia di rimanere, comunque, critico, perché portare i giorni con concentrazioni di PM 10 sopra i valori soglia a 3 in un anno entro il 2030 appare inverosimile. Incentivare la mobilità collettiva a scapito di quella privata, con particolare attenzione a limitare la circolazione di mezzi altamente inquinanti, si dimostra altrettanto importante.

L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 sottolinea che senza città veramente sostenibili il futuro di umanità e pianeta è segnato. Oggi metà della popolazione mondiale vive in aree urbane, ma entro il 2050 il valore raggiungerà il 60%. Nonostante ciò il goal non è spesso percepito come centrale dalle comunità. In Italia, per esempio, secondo i sondaggi Ipsos riportati da ASviS, solo il 18% di coloro che conoscono l’Agenda 2030 lo indica come prioritario


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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