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Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 1, eliminare la povertà

Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 1, eliminare la povertà

L’obiettivo 1 dell’Agenda 2030 sancisce che la sostenibilità passa dall’eliminazione della povertà, ma i dati non sono confortanti.

Con l’Agenda 2030 le Nazioni Unite hanno fissato 17 goal che facciano da cardini dello sviluppo sostenibile e l’obiettivo 1 sancisce la necessità di “Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo”. Al programma aderiscono 193 Paesi e il target appare ambizioso. I dati non dipingono un quadro confortante e la situazione in Italia è particolarmente critica. ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, avanza, dunque, una serie di proposte.

Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 1, eliminare la povertà
@envatoelements

Cosa dice l’obiettivo 1 dell’Agenda 2030 sulla povertà 

L’obiettivo numero 1 dell’Agenda 2030 rende chiaro che lo sviluppo sostenibile passa necessariamente dal porre fine a ogni forma di povertà nel mondo. Il piano sancisce, dunque, che entro il 2030 venga, in primis, sconfitta ogni forma di povertà estrema. Questa è identificata con una soglia di reddito inferiore a 1.25 $ al giorno, e interessa oggi quasi un miliardo di persone sul pianeta. 

Fondamentale è considerato anche ridurre del 50% il numero di persone che vivono l’indigenza in una qualsiasi forma. Per questo si identifica come imprescindibile la messa a punto di meccanismi di previdenza pubblica che garantiscano a tutti un equo accesso alle risorse e un’adeguata protezione. Alle fasce più svantaggiate della popolazione dovrebbe essere garantita nei prossimi anni anche la resilienza di fronte agli eventi climatici estremi. È incluso tra i compiti dei Paesi aderenti l’impegno a supportare le nazioni fragili.

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Obiettivo 1 dell'Agenda 2030: il punto sulla povertà in Italia 

Raggiungere l’obiettivo 1 di Agenda 2030 non è semplice e la lotta alla povertà in Italia è ancora all’inizio. A dimostrarlo ci pensa il report di ASVIS. Nel nostro Paese in condizione di povertà assoluta si trovano circa 2.18 milioni di famiglie, ovvero 5.6 milioni di individui. Le percentuali sono rispettivamente dell’8.3 e del 9.7%. I dati sono in lieve miglioramento nel biennio post-pandemico, ma i 18-34enni che mostrano almeno un segnale di deprivazione sono quasi uno su due. 

Tra il 2020 e il 2022 i soggetti a rischio di povertà sono diminuiti del 3.5%. La media italiana risulta, comunque, più alta rispetto a quella europea e l’obiettivo del -16% da raggiungere entro il 2030 appare lontano. La situazione è ancora più critica per gli stranieri, fra cui la percentuale di grave deprivazione materiale e sociale tocca quota 11.2%.

Agenda 2030: cosa si può fare per l’obiettivo 1 sulla povertà? 

Le strategie per avvicinarsi al raggiungimento dell’obiettivo 1 di Agenda 2030, prevedono che per sconfiggere la povertà si prendano provvedimenti coerenti. Secondo i sondaggi, almeno nel nostro Paese, a fare da principali cause delle difficoltà socio-economiche sono, in ordine, stipendi bassi, precariato, eccessiva tassazione e corruzione. Intervenire su questi problemi appare, dunque, prioritario. 

Risulta inoltre necessario la predisposizione di aiuti a cui abbiano accesso tutti gli individui in stato di bisogno, indipendentemente dalla categoria a cui appartengono. Investire sull’edilizia pubblica rientra a pieno titolo tra le necessità da non trascurare. Solo stanziando fondi in quest’ambito sarà, infatti, possibile mitigare il disagio abitativo.

Non è un caso che nell’Agenda 2030 sconfiggere la povertà sia stato identificato come obiettivo 1. La messa a punto di strategie sociali efficaci è parte integrante del concetto di sostenibilità e, perché possano essere eliminate le disuguaglianze, fare in modo che tutti abbiano accesso a beni e servizi di prima necessità è cruciale. Oggi purtroppo, però, in Italia, solo il 17% delle persone vede, secondo i sondaggi, l’urgenza della questione.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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