Zanzare tigre, come riconoscerle

Le zanzare tigre sono ormai sempre più diffuse anche nel nostro Paese. Il nome scientifico dell’insetto è Aedes albopictus e fortunatamente presenta caratteristiche specifiche che permettono di distinguerlo dai suoi simili meno pericolosi. A preoccupare sono soprattutto i comportamenti aggressivi dell’animale, la sua capacità di diffondere malattie e il fatto che si tratti di una specie altamente invasiva. Andiamo allora a scoprire come riconoscere le zanzare tigre così da metterci in allerta in tempo.

Quali sono le caratteristiche delle zanzare tigre?
Le zanzare tigre hanno caratteristiche ben precise. A essere ben visibile è la loro colorazione particolare a cui è anche dovuto il nome dell’insetto. Il corpo dell’animale è nero ma delle strisce bianche attraversano sia l'addome sia le zampe. Testa e dorso sono invece solcati da una sola striscia chiara.
Tali tonalità possono in Italia essere confuse con quelle di altre due specie, Aedes koreicus e Aedes japonicus che presentano però una colorazione del dorso leggermente diversa. A livello di dimensioni le zanzare tigre non si distinguono dalle altre. La lunghezza dell’intero corpo varia dai 4 ai 10 millimetri. I maschi, che non pungono, sono leggermente più piccoli.
Zanzare tigre: abitudini
A fare da discriminante tra le zanzare tigre e gli altri fastidiosi insetti dello stesso tipo sono anche le abitudini. Questi insetti risultano infatti molto aggressivi e sono attivi sia durante le ore diurne, sia nelle fasce serali. Sia le femmine sia i maschi si nutrono di liquidi zuccherini ma le prime dopo la fecondazione delle uova hanno bisogno di effettuare pasti di sangue.
Le zanzare tigre volano in genere vicine al suolo quindi le parti del corpo più a rischio puntura sono gambe e piedi. Si tratta poi di animali che amano colonizzare i piccoli ristagni di acqua. Pungono quindi con più frequenza all’aperto ma nelle aree urbane si sono adattate anche agli ambienti interni.
Zanzare tigre: perché sono pericolose
Le zanzare tigre sono pericolose per diversi motivi. Esse sono in primis vettori di malattie potenzialmente letali tra cui rientrano Dengue, Chikungunya, West Nile, Zika e Febbre Gialla. Fino a qualche decennio fa la presenza di tali insetti sul territorio del nostro Paese era sporadica. Ora però la loro diffusione rappresenta una minaccia per la salute pubblica.
I primi esemplari di Aedes albopictus sono stati importati negli anni 90 dall’Asia, attraverso il trasporto di pneumatici. Da allora l’insetto si è dimostrato altamente invasivo. Crea quindi problemi anche agli equilibri di flora e fauna autoctoni. Le uova si sono rivelate in grado di resistere persino ad essicamento e freddo. Tollerano quindi bene sia i lunghi periodi di siccità sia i cambi di temperatura improvvisi.
Difendersi dalle zanzare tigre è ormai diventato fondamentale anche in Italia. Per farlo si può ricorrere a repellenti specifici, oltre che ad appositi prodotti per tenere gli insetti fuori dalle abitazioni. La prevenzione rappresenta in ogni caso la miglior arma, quindi evitare che si formino ristagni di acqua anche di dimensioni minime può fare una grande differenza. Una corretta gestione della vegetazione aiuta ulteriormente a contenere i problemi.
