Zanzare e clima, la siccità le rende più aggressive

Le zanzare sono parte della popolazione del pianeta da milioni di anni e nemmeno il clima che cambia appare in grado di spaventarle. Secondo uno studio pubblicato in IScience questi insetti sono capaci di una resilienza ben superiore alle aspettative. Persino i periodi di siccità, che fino a oggi si riteneva fossero per loro una minaccia, sembrano offrire ai piccoli animali solo un incentivo a nutrirsi di più.

Zanzare e clima: in che condizioni sopravvivono le zanzare?
Le zanzare si stanno mostrando in grado di sopravvivere a ogni tipo di clima. Un team di ricercatori dell’Università di Cincinnati ha ora rilevato che esse resistono persino nei periodi di siccità e che, anzi, quando manca la pioggia, finiscono per pungere con maggiore frequenza. In situazioni normali le femmine dei fastidiosi insetti consumano il pasto di sangue, per poi deporre le uova nel giro di tre o quattro giorni e ripetere il processo.
Quando l’acqua scarseggia, però, le zanzare si nutrono più volte per mantenersi idratate. Anche se il numero di tali animali in circolazione cala, dunque, le occasioni di diffusione di malattie non fanno altro che aumentare. Con la ripresa delle piogge le zanzare tornano a prosperare senza particolari problemi.
Meteo e zanzare: il clima non è una minaccia
Le zanzare hanno una grande capacità di adattarsi al clima. Questi insetti hanno colonizzato nel tempo tutti i continenti tranne l’Antartide e ora appare chiaro che nemmeno la siccità le può fermare. I ricercatori dell’Università di Cincinnati hanno analizzato due gruppi di zanzare noti come vettori della malaria. I piccoli animali erano modificati geneticamente per risultare parzialmente incapacitati nell’individuazione dell’anidride carbonica e nella ricerca dell’umidità. Simili meccanismi sono riconosciuti come fondamentali nella scelta delle prede.
Solo una ridotta abilità nel primo senso si è tradotta in una vulnerabilità maggiore all’assenza di piogge. Le zanzare in grado di individuare i propri obiettivi grazie alla CO2 non hanno rivelato segni di debolezza. Le uova di Aedes Aegypti hanno persino manifestato l’inquietante capacità di sopravvivere fino a un anno in condizioni di siccità, per poi schiudersi appena toccate dall’acqua piovana.
Clima: qual è il punto debole delle zanzare?
Il nuovo studio sembra ribadire che le zanzare non si lasciano spaventare dal clima. Il riscaldamento globale favorisce, anzi, la loro diffusione. Ondate di calore ed exploit di piogge torrenziali aiutano gli insetti a prosperare e gli inverni miti non fanno altro che aumentare le loro chance di sopravvivenza. I piani per la tutela della salute pubblica dovrebbero, secondo gli scienziati, essere calibrati di conseguenza.
Le zanzare sono, infatti, elementi fondamentali della catena alimentare per uccelli, pipistrelli e altri animali, ma risultano anche importanti vettori di malattie infettive. Zika, malaria e febbre Dengue sono solo alcune delle patologie diffuse da questi insetti e appare chiaro che l’allargarsi del loro range d’azione non può essere sottovalutato.
Ogni anno le malattie portate dalle zanzare uccidono 700.000 persone e il clima non può fare da barriera. Tali animali sono comparsi per la prima volta sul pianeta oltre 100 milioni di anni fa e da allora si sono evoluti per sopportare svariate condizioni avverse. Joshua Benoit, autore leader, ha sottolineato che capire le basi biologiche di tale resilienza è l’unico modo per arginare le sfide di salute pubblica correlate.
