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Wine advocate, chi è Robert Parker

Wine advocate, chi è Robert Parker

Chi è Robert Parker? Semplice, l’ideatore della pubblicazione Wine Advocate, nonché uno dei più influenti critici enologici al mondo.

Wine Advocate è una pubblicazione bimestrale ideata da Robert Parker, un ex-impiegato di banca capace oggi di far tremare anche i giganti del vino con le sue recensioni e la sua famosa scala di valutazione in 100 punti.

Robert Parker, il critico enologico più influente al mondo

Robert Parker, al secolo Robert M. Parker Jr., è oggi il critico enologico più influente al mondo, nonché ideatore di Wine Advocate. Ma come è giunto a tanto? Non direttamente grazie ai suoi studi, dati i loro indirizzi prima in storia e storia dell’arte e poi in giurisprudenza. Rischiando di essere retorici, fu proprio il cuore a guidarlo nella direzione del vino, che scoprì in Alsazia dove si recò in visita ad una ragazza, che lì studiava, poi divenuta sua moglie. Tuttavia, prima di dedicarsi completamente al settore enologico, Parker ha lavorato per una decina d’anni in una banca, fino alla risoluzione del licenziamento giunto con la consapevolezza di poter vivere scrivendo solo di vino.

Infatti nel corso di quei 10 anni, nel 1975, parallelamente all’occupazione in banca Parker creò un prima guida, seguita tre anni dopo da una pubblicazione inviata per posta col nome The Baltimore-Washington Wine Advocate. La prima uscita di quest’ultima venne inviata gratuitamente a diversi indirizzi recuperati in diverse enoteche, ma ben 600 persone accettarono di pagare per abbonarsi e ricevere il secondo numero. Il vero salto di qualità avvenne, tuttavia, quando Parker definì come sublime un Bordeaux dell’annata 1982, in palese controtendenza rispetto ai più famosi critici statunitensi del momento, tra questi Robert Finigan. Ciò gli garantì l’attenzione globale che poi si dimostrò meritata considerando che ancor oggi quell’annata mantiene un prezzo decisamente maggiore rispetto alle altre. Nel 1984 Parker abbandonò il suo lavoro in banca e si dedicò completamente al vino.

Wine Advocate oggi

A vent’anni dalla sua fondazione, Wine Advocate, poteva vantare ben 50.000 iscritti in tutto il mondo, dati ancora in crescita. Come anticipato uno dei principali punti di forza della pubblicazione è certamente il sistema di valutazione in 100 punti utilizzato per classificare i vini. Per comprendere l’influenza di tale sistema basti pensare che è stato stimato che la una valutazione che passasse da 85 a 95 si traduce in un aumento del fatturato di circa 6-7 milioni di Euro per il produttore.

Questo per far comprendere quanto possa essere importante per una cantina ottenere una buona valutazione su Wine Advocate. Senza contare che ciò ha comportato la creazione di una sorta d’elite composta dai vini «perfetti», valutati con 100 punti, tra cui di recente il primo bianco italiano. La notorietà di Parker non ha un’influenza così marcata sui consumatori dei paesi principali produttori di vino in Europa, ma certamente ce l’ha sulle cantine, per cui il mercato estero risulta spesse volte centrale.


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Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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