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Un nuovo metodo vegan per congelare meglio le verdure

Un nuovo metodo vegan per congelare meglio le verdure

Grazie a una nuova tecnica 100% vegan sarà possibile congelare le verdure senza perdite di qualità a causa dei cristalli di ghiaccio.

È capitato a tutti di congelare a lungo delle verdure e finire per tirarle fuori dal congelatore quando ormai si sono trasformare in un blocco di cristalli di ghiaccio. Una volta scongelate poi perdono di consistenza diventando molli e poco invitanti, compromettendo la qualità in tavola. Un gruppo di ricercatori avrebbe trovato nelle proteine della soia un nuovo metodo per congelare al meglio le verdure e aiutare a prevenire la formazione di cristalli di ghiaccio. Non solo si tratterebbe di un metodo totalmente vegan per congelare le verdure, ma potrebbe aiutare anche a conservare meglio campioni biologici in laboratorio.

congelare vegano
@envatoelements

Le proteine anti-gelo di origine animale

Alcuni animali, come ad esempio alcuni pesci nelle profondità dei mari nelle regioni polari, sono in grado di sopravvivere in ambienti estremamente freddi producendo alcune proteine “antigelo” che permettono di evitare come i tessuti e i liquidi nel corpo finiscano per congelarsi. Queste proteine animali sono in grado di rallentare la formazione e la crescita dei cristalli di ghiaccio e proprio per questo hanno raccolto l’interesse dell’industria alimentare dei surgelati.

Recentemente ricercatori hanno scoperto che il fenomeno è possibile per via all’azione di alcuni peptidi (frammenti di proteine scomposte) che ritardano la formazione e la crescita di cristalli di ghiaccio. Fino ad ora tutti i peptidi testati per ritardare il congelamento a livello commerciale provenivano da fonti animali tra cui pesci, polli e bovini. Alcuni scienziati dell’Università del Tennessee tuttavia hanno voluto sperimentare con composti simili di origine vegetale e vedere se fosse possibile ottenere un ritardante vegano per il congelamento. 

Grazie alla soia un metodo vegan per congelare meglio

I ricercatori americani hanno quindi ottenuto peptidi di origine vegetale partendo da proteine di soia acquistabili in commercio. Tutte le miscele testate in laboratorio si sono dimostrate efficaci nel ritardare la crescita di ghiaccio con le miscele a base di enzimi come alcalase e tripsina dimostratesi più efficienti. 

Secondo i ricercatori si è trattato di un primo passo per l’utilizzo di peptidi derivati dalle proteine di soia come un metodo naturale ed efficace per rallentare la crescita di cristalli di ghiaccio. Particolarmente interessata alla tecnologia l’industria alimentare, che potrebbe così aumentare la durata della freschezza dei prodotti surgelati, in particolare prodotti vegani e vegetariani. 


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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