In autunno e in primavera gli uccelli migratori sorvolano l’Italia durante i loro spostamenti da un continente all’altro, ecco perché migrano.
Due volte l’anno riempiono i nostri cieli di incredibili disegni in movimento a cui è impossibile resistere. Per alcuni giorni stacchiamo gli occhi dal cellulare e li puntiamo dritti al cielo per ammirare le loro meravigliose danze leggiadre. Il volo degli uccelli migratori è uno dei fenomeni naturali più spettacolari. Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ne è rimasto affascinato.
La migrazione è molto lunga. Gli uccelli migratori, infatti, viaggiano dall’Alaska al Messico e dall’Europa del Nord all’Africa meridionale. La sterna artica, ad esempio, per spostarsi dall'Europa all'Antartide e poi tornare indietro compie un viaggio di circa 22.000 Km! Alcuni uccelli migratori arrivano a percorrere addirittura 3000 km in un giorno, perciò prima di partire fanno il pieno di cibo arrivando a pesare anche il doppio del loro peso abituale. La grande traversata sarà tutta una tirata senza mai fermarsi.
Alcune specie di uccelli presenti nel nostro paese sono stanziali mentre altri sono uccelli migratori. Perché questa distinzione? Cosa spinge alcune specie di volatili a migrare in altre zone del mondo? La causa principale delle migrazioni degli uccelli è la necessità di sopravvivere. Gli uccelli migratori si spostano per nidificare in zone più adatte a far crescere i piccoli e perché il cibo presente nel luogo in cui vivono si esaurisce verso la fine della stagione. I diversi tipi di uccelli, quindi, migrano per sopravvivere e permettere anche agli esemplari più giovani di vivere più a lungo.
La migrazione che si verifica nel periodo a cavallo tra l'estate e l'autunno è conosciuta come passo. A partire dalla fine di agosto e fino alla prima metà di novembre alcune specie di uccelli si spostano dall’Europa del Nord e dell’Est e sorvolando l'Italia raggiungono l’Africa meridionale. Il ripasso è invece il periodo compreso tra la fine dell’inverno e la primavera, quando molti uccelli migratori fanno ritorno. Le specie acquatiche viaggiano lungo le coste, mentre altri tipi di uccelli migratori sorvolano le pianure ove, in caso di emergenza, è più semplice atterrare.
I ricercatori che hanno studiato il volo degli uccelli migratori hanno capito che questi animali hanno uno straordinario senso dell’orientamento per diversi motivi. La precisione con cui alcuni uccelli si orientano fa pensare a un orientamento magnetico. In effetti alcune specie sono dotate di sensori chimici nel cervello, negli occhi o nel becco che gli consentono di avvertire i campi magnetici terrestri. Altri uccelli imparano ad orientarsi osservando il corso dei fiumi, la forma delle coste e in generale il paesaggio che scorre sotto i loro occhi. Altri tipi di uccelli migratori, quelli che viaggiano di notte, si orientano seguendo le stelle, le costellazioni e la posizione del sole.