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Tre opere di Italo Calvino per riflettere sull'ecologia

Tre opere di Italo Calvino per riflettere sull'ecologia

Dalla ricerca di armonia con la natura alle conseguenze dell’industrializzazione, ecco perché lo sguardo di Calvino è più attuale che mai

Italo Calvino è una perla rara nella disciplina dell’ecologia letteraria. Con leggerezza, ironia e fantasia capovolge ogni gerarchia e rende questioni complesse alla portata di tutti, dal più piccolo al più grande. Mondi immaginari ed epoche lontane sono una scommessa per narrare con gioco, ma anche con estremo realismo, temi a lui cari come il rapporto dell’uomo con la natura, il disastro urbanistico, l’inquinamento e l’alienazione dell’individuo in città sempre più industrializzate. A volte in modo chiaro, pungente e preciso, altre in modo più velato e criptico.

Italo Calvino ecologia
Foto: tumisu @pixabay

Italo Calvino, tre opere per riflettere sull'ecologia

Di fatto, l’ecologia è un tema presente in molte delle opere di Italo Calvino. Sarà per i toni fiabeschi o per le ambientazioni spesso lontane dal senso comune di spazio e tempo, la loro lettura risulta divertente e riflessiva allo stesso tempo. In modo mai banale e superficiale, viene affrontato indirettamente il senso più profondo dell’educazione ambientale.

"Il Barone Rampante" (1957)

Un ragazzo inizia ad arrampicarsi tra i rami e, passando da una pianta all’altra, decide di trascorrere l’intera vita su un albero da cui non scenderà più. La sua vita è priva di monotonia, anzi, è ricca di avventure, di conoscenza e di amore con un pizzico di disobbedienza ma anche di eroismo. Cosimo, il protagonista, dimostra subito che il suo non è un capriccio e si costruisce pian piano una dimensione quotidiana tra i suoi migliori amici: gli alberi.

La scelta di Calvino di ambientare la storia nel Settecento non è casuale. Infatti, proprio in quel periodo si avverte la frattura tra la coscienza umana e la natura. Una favola che ricerca l’armonia, l’allegoria, l’esperienza, la morale, l’illusione, ma soprattutto la sinergia dell’uomo con la natura, trattata sempre con grande libertà, umorismo e fantasia.

"La nuvola di smog" (1958)

La storia ruota attorno alla problematica dello smog: una nuvola gravita sulla città e invade ogni cosa di polvere e sporcizia come stanze, strade, muri, vestiti. Il protagonista, senza nome e volto, è un giornalista pubblicista presso una rivista dell’ente per la purificazione urbana (EPAUCI), La Purificazione.

Qui il suo compito è quello di scrivere un articolo sull’inquinamento ma l’uomo, trovando più facile vivere quotidianamente nel grigio e in ciò che è nascosto, ne troverà difficile la stesura. Eppure, sarà proprio questo incarico a rendere più consapevole il protagonista che, solo dopo aver osservato la nuvola ad occhi nudi nell’occasione di una gita in collina, realizzerà davvero il senso reale e metaforico di affrontare, convivere, comprendere lo smog.

"La Speculazione edilizia" (1958)

Il titolo è emblematico: il fenomeno in questione è il devastante abuso territoriale in Italia, incoraggiato dalla nascita del turismo di massa durante gli anni Sessanta che ha modificato in modo brutale e irreversibile il paesaggio con costruzioni sregolate.
Quinto, un giovane intellettuale che lavora al Nord, decide di fare ritorno in Liguria, ma non senza crisi dovute al cambiamento e al malessere sociale ad esso collegato.

Il protagonista di Calvino decide di reagire mettendosi in affari e diventa socio di un impresario dedito alla speculazione, noto per avere una cattiva fama. Lasciato così il suo impegno intellettuale, Quinto è la metafora del fallimento e di una totale mimesi con la corruzione di quel tempo. Come anche nel resto d’Italia, il paesaggio è cambiato in modo repentino. Così tanto, da non avere neanche il tempo di abituare l’occhio o recuperarne l’identità.

Altre opere di Calvino consigliate sono La formica argentina (1952), Le città invisibili (1972), Marcovaldo (1963), Le Cosmicomiche (1965), Ti con zero (1967).


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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