Tassa sulla plastica, l'UE punta alla riduzione dei rifiuti

La Commissione UE presenterà l’idea di una nuova tassa sulla plastica pensata per scoraggiarne l’utilizzo e recuperare delle risorse che andranno destinate al bilancio comunitario. Una proposta che si muove nella direzione della tutela ambientale e del cambiamento delle abitudini di consumo.
Verso un futuro senza plastica
L’Europa utilizza troppa plastica, creando di conseguenza un elevato ammontare di rifiuti. Se a ciò poi si aggiunge la chiusura del mercato cinese del riciclo della plastica, il quadro è presto delineato. Quanto presentato non avrà il fine di pesare inutilmente sulle tasche dei contribuenti comunitari, bensì quello di instaurare un cambiamento virtuoso. Se la proposta dovesse essere accettata i fondi raccolti andrebbero a rimpolpare le finanze europee, contribuendo a colmare il buco di oltre 12 miliardi di euro che lascerà Brexit.
La tassa tuttavia non andrà ad interessare i beni di prima necessità, sui quali non vi sarà alcun ricarico. Ancora da definire se l’imposta andrà a colpire i materiali utilizzati per produrre la plastica o direttamente il prodotto finito. Il tema ambientale diviene giorno per giorno sempre più centrale nell’agenda di istituzioni e organizzazioni, e la plastica è uno dei materiali più utilizzati ma anche più inquinanti sul mercato. La spinta verso delle soluzioni alternative è d’obbligo e chissà che una piccola tassa non possa essere il primo passo verso un concreto cambiamento.
