inNaturale
Home
>
Super pianta che combatte l’inquinamento: un prezioso aiuto

Super pianta che combatte l’inquinamento: un prezioso aiuto

Gli scienziati hanno scovato una nuova super pianta che combatte l’inquinamento. Nella lotta al cambiamento climatico potrebbe rivelarsi determinante.

Uno studio condotto nel Regno Unito ha rivelato l’esistenza di una super pianta che combatte l’inquinamento atmosferico. Si tratta di una varietà di Cotognastro, il Cotoneaster Franchetii, e i dati sulla sua efficacia sono sorprendenti. La ricerca ha mostrato quanto la coltivazione di determinati vegetali possa influire sull’ambiente. Gli scienziati mirano, ora, a smuovere le coscienze.

Pianta che combatte l'inquinamento

Il Cotognastro:

La pianta che combatte l’inquinamento che ha di recente attirato l’attenzione degli scienziati è il Cotoneaster Franchetii, un arbusto semi sempreverde della famiglia delle rosacee. originario della Cina, ma è ormai diffuso in tutto il mondo. Presenta foglie ruvide e pelose, dal colore grigio-verde e raggiunge un’altezza di 3m. In primavera produce fiori bianchi e rosa, che nei mesi freddi vengono sostituiti da bacche rosse, viola o nere. La sua capacità di adattarsi a diversi tipi di terreno e a qualsiasi esposizione alla luce lo rendono perfetto per le siepi ornamentali. È in grado, poi, di sopportare intensi sbalzi termici e temperature molto rigide, fino a -10° C.

Lo studio:

Il Cotoneaster è stato definito una super pianta che combatte l’inquinamento grazie a uno studio della Royal Horticultural Society. Un’analisi di diversi tipi di siepi, infatti, ha dimostrato che questo arbusto è estremamente efficace. Le sue foglie pelose assorbono il particolato emesso dagli scarichi delle auto e lo mantengono intrappolato anche in caso di movimento. Tijana Blanusa, autrice principale, ha riferito che 1m di rigogliosa siepe di Cotoneaster, può assorbire in 7 giorni l’inquinamento che un’auto produce in 800 Km. In strade a traffico intenso la sua efficacia di assorbimento supera del 20% quella di altri arbusti. In zone meno inquinate, non sono evidenti particolari differenze.

Smuovere le coscienze:

Le rivelazioni sulla super pianta che combatte l’inquinamento hanno portato a interessanti considerazioni. La RHS ha condotto un sondaggio su 2056 persone. L’86% si è detto interessato ai problemi ambientali e il 78% ha affermato di temere il cambiamento climatico. Solo il 6% ha, però, dichiarato di aver agito di conseguenza nel proprio giardino. Privilegiare determinati tipi di coltivazioni può avere secondo gli scienziati un impatto notevole sull’ambiente. Il consiglio è dunque di valutare le problematiche di ogni area e di regolarsi su di esse. L’edera è risultata, per esempio, particolarmente efficace nel raffreddamento degli edifici e il biancospino nel mitigare l’impatto di inondazioni localizzate.

L’inquinamento atmosferico è, purtroppo, una problematica attuale in grado di causare seri problemi di salute, ma l’ultima super pianta che combatte l’inquinamento apre interessanti prospettive. Per una volta i singoli hanno la possibilità di essere determinanti. Un giardino può facilmente diventare espressione di concreta partecipazione. Alla luce di ciò quei perfetti prati tanto elogiati finiscono per perdere un po’ del loro preteso fascino.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte