Riso Arborio, per quali ricette è più adatto?

Il riso Arborio può fare da perfetto protagonista di una grande varietà di ricette. Le sue caratteristiche lo rendono infatti la scelta ideale per preparare risotti, arancini, timballi e piatti unici. Per non scuocerlo è necessaria un po’ di attenzione ma con i giusti accorgimenti l’ingrediente diventa un ottimo alleato di gusto e salute. Andiamo allora a scoprire come e perché sfruttare al meglio il riso Arborio.

Perché si usa il riso Arborio nelle ricette?
Il riso Arborio è adatto alla preparazione di diverse ricette perché presenta caratteristiche peculiari. Tale varietà deve il nome alla località piemontese in provincia di Vercelli in cui viene coltivato dal 1946. I chicchi risultano molto grandi, con dimensioni che arrivano a 7 x 3.5 millimetri. Si tratta di un alimento ricco di proteine di buona qualità e di carboidrati, oltre che di vitamine del gruppo B.
Tra i minerali a spiccare sono invece fosforo, potassio, calcio, magnesio e ferro. L’ingrediente risulta per altro privo di glutine. Appare quindi adatto all’alimentazione delle persone celiache e di quelle che vogliono evitare il gonfiore addominale. L’apporto calorico del riso arborio rimane comunque significativo. 100 grammi di prodotti aggiungono alla dieta circa 300-350 calorie perciò fare attenzione alle dosi rimane fondamentale.
Per quali ricette è adatto il riso Arborio?
Il riso Arborio si presta bene alla preparazione delle più svariate ricette. I chicchi di questa varietà di cereale presentano un nucleo che rimane sempre al dente e una parte esterna che tende invece a rilasciare grandi quantità di amido e quindi a scuocere. Il riso Arborio si dimostra però perfetto per assorbire liquidi e condimenti. Risulta quindi la scelta ideale per i risotti, data la sua capacità di esaltare la mantecatura.
Si consiglia in questo caso di fare però attenzione alla cottura e di iniziare a controllare la consistenza del riso qualche minuto prima dello scadere dei tempi indicati sulla confezione. L’ingrediente appare altrettanto adatto alla preparazione di arancini e timballi, anche se spesso gli viene preferito il riso Carnaroli. Dati i chicchi di grandi dimensioni il prodotto si presta bene anche a essere utilizzato come accompagnamento per carne e contorni.
Per quali ricette non usare il riso Arborio?
Anche se non esistono ricette a base di riso in cui è vietato utilizzare l’Arborio, ci sono piatti per cui è consigliabile scegliere altre varietà di riso. Le insalate fredde ne offrono un esempio. La tendenza dell’ingrediente a liberare amido dopo la cottura rischia di conferire al piatto una consistenza piuttosto collosa, soprattutto se si fa riposare la pietanza.
Se la nostra insalata di riso prevede l’utilizzo di una salsa, però, il rischio potrebbe rivelarsi giustificato, vista l’abilità dei chicchi di assorbire il condimento. Un altro ambito in cui bisogna fare attenzione con il riso Arborio è quello dei dessert. Nulla vieta di sfruttarlo per la realizzazione di ricette dolci ma il chicco molto grande può creare problemi.
Il riso Arborio è un ingrediente molto apprezzato proprio per la sua versatilità nelle ricette. Al di là degli usi già elencati, può dare vita anche, per esempio, a un ottimo riso al forno. Mantenerlo al dente risulta in questo contesto ancora più importante. La cottura di rifinitura consente però di ottenere piatti con una croccante crosticina esterna particolarmente golosa.
