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Rifugi climatici, cosa sono e a cosa servono

Rifugi climatici, cosa sono e a cosa servono

Città in cerca di spazi pubblici che potrebbero diventare rifugi climatici per offrire alle persone una protezione dalle ondate di calore.

Le ondate di calore della scorsa estate hanno lasciato senza fiato molti Paesi. I rifugi climatici potrebbero essere sempre più importanti nei prossimi anni per garantire un posto dove potersi riprendere dal caldo estremo, ma anche dalle temperature più fredde. I rifugi climatici assumerebbero così una valenza pari a quella di un’oasi in mezzo al deserto.

Rifugi climatici, cosa sono e a cosa servono
@envatoelements

I rifugi climatici: cosa sono

I rifugi climatici sono degli spazi urbani pubblici che possono offrire protezione dalle condizioni meteorologiche estreme. Sono quindi dei luoghi dove le persone possono trovare refrigerio quando ci sono ondate di calore o riparo nel caso in cui le temperature siano estremamente basse. I rifugi climatici non devono per forza essere edifici o strutture costruite appositamente.

Infatti, nello studio pubblicato da Elsevier viene specificato che i rifugi urbani possono essere anche parchi, centri civici o biblioteche. I rifugi climatici assumono un ruolo particolarmente rilevante nelle grandi città, dove è più facile che si verifichi il fenomeno delle isole di calore. Infatti, solitamente, le temperature registrate nelle metropoli sono superiori rispetto a quelle percepite al di fuori dei centri urbani.

I rifugi climatici a Torino

Il Politecnico di Torino ha elaborato un progetto incentrato sui rifugi climatici. L’iniziativa ha una durata biennale (dal 2023 al 2025) e affronta il problema delle isole di calore in città. Il primo obiettivo del Politecnico di Torino è quello di individuare gli spazi pubblici idonei che potrebbero diventare dei rifugi climatici in occasione delle ondate di calore.

Infatti, in precedenza erano principalmente negozi e centri commerciali ad attirare le persone grazie al refrigerio creato con l’aria condizionata. Tuttavia, questi luoghi sono privati. Per tanto, le modalità di fruizione sono legate agli orari di apertura o alla possibilità di acquistare. Con la creazione dei rifugi climatici, invece, i luoghi pubblici avrebbero un orario prolungato e modalità di accesso più ampie.

Rifugi climatici collegati da strade ombreggiate

Il secondo obiettivo del progetto del Politecnico di Torino sui rifugi climatici ha lo scopo di misurare l’accessibilità pedonale ai servizi offerti dai rifugi climatici stessi. In questo caso, l’attenzione è posta sul confort termico dei percorsi che conducono ai rifugi climatici. Infatti, la maggior parte degli spazi pubblici eventualmente usufruibili quali rifugi climatici sono collegati da strade asfaltate, spesso senza alberi.

Per questo motivo, l’elevata temperatura percepita in strada potrebbe essere un disincentivo per i soggetti più deboli a spostarsi dall’abitazione per trovare protezione nei rifugi climatici. Il contesto ottimale prevede dei rifugi climatici raggiungibili entro un quarto d’ora dall’abitazione e percorribili su strade ombreggiate.

Rifugi climatici necessari

I rifugi climatici diventano sempre più necessari, soprattutto alla luce delle ondate di calore degli ultimi anni. Il caldo estremo potrebbe essere sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici. L’inverno estremamente mite di quest’anno potrebbe essere l’inizio di uno degli anni più caldi registrati fino ad ora. Meglio arrivare pronti per affrontare le ondate di calore.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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