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Ravioli di Pantelleria: ricotta e menta per un mix di freschezza

Ravioli di Pantelleria: ricotta e menta per un mix di freschezza

I ravioli di Pantelleria sono un piatto tipico in cui alla ricotta si sposa la freschezza della menta, con il gusto deciso del ragù di maiale dell’isola.

Se siete alla ricerca di un piatto saporito e fresco, i ravioli di Pantelleria sono quello che fa per voi. Questo primo piatto riesce a coniugare la freschezza della ricotta e della menta con il gustoso sapore del sugo di maiale alla pantesca. Oltre all’intrigante mix di ingredienti, questo piatto lega la cucina con la tradizione e il folklore dell’isola di Pantelleria.

Pantelleria, un’isola saporita

I ravioli di Pantelleria provengono dalla tradizione culinaria dell’omonima isola, la cucina della quale è il prodotto dell’incontro di diverse culture del bacino del Mediterraneo. Ogni popolazione che ha fatto tappa sull’isola ha portato con sé i suoi piatti tradizionali, che si sono uniti e adattati ai forti sapori dell’isola siciliana.

Pantelleria è un’isola vulcanica che per sua natura e cultura è intrinsecamente legata ai ravioli alla pantesca. In primo luogo a causa dell’origine geologica dell’isola e della qualità del suo terreno, che regala agli isolani prodotti particolarmente aromatici e saporiti. Dal punto di vista culturale, invece, i ravioli di Pantelleria fanno parte della tradizione dell’isola da tempo immemore: basti pensare che lo stesso termine «raviola» è tipicamente siciliano e nel dialetto locale viene usato il termine ‹‹raviulàru›› per indicare lo strumento a rondella usato per tagliare la pasta prima della farcitura.

I ravioli della festa

I ravioli di Pantelleria sono una specialità gastronomica che storicamente veniva preparata nelle occasioni di festa. Solitamente i ravioli ripieni di ricotta e menta venivano serviti accompagnati da un corposo ragù a base di carne di maiale. La particolarità e il sapore degli ingredienti li rendono ancora più invitanti e adatti ad essere assaporati nelle occasioni speciali.

Tuttavia questa è una delle ultime evoluzioni della ricetta, infatti la versione più antica è molto più semplice. Essa consiste in un tipo di pasta ripiegato su se stessa e farcita con la ricotta. Quest’ultima era solamente di mucca o di capra poiché erano rari gli allevamenti di pecore, mentre quasi ogni famiglia era in possesso almeno di una vacca o di una capra per avere sempre a portata di mano del latte fresco.

Raviolo dolce o salato?

Esistono due versioni dei ravioli di Pantelleria: una amara e una dolce. La ricetta denominata «amara» è quella in cui il raviolo ripieno di ricotta e menta viene servito come prima portata; mentre la versione «dolce» prevede sempre l’uso della ricotta e della menta, ma invece di accompagnare il raviolo con il ragù, viene servito come dessert e viene spolverato con zucchero e cannella.

Anche se la ricetta è chiamata amara, di per sé il piatto non lo è per nulla. Si pensa che essa sia stata definita così perché nella tradizione linguistica pantesca il termine «amaro» indica qualsiasi alimento non dolce. D’altro canto le ricette definite «dolci» sono quelle in cui lo zucchero è uno dei principali ingredienti, spesso accompagnato con cioccolato o miele, come nel caso dei «baci panteschi».


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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