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Quanto vino al giorno è sicuro bere secondo l’OMS?

Quanto vino al giorno è sicuro bere secondo l’OMS?

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità non esiste una dose di vino o altri alcolici consumabile ogni giorno che sia sicuro per la salute

Quanto vino, birra o altri alcolici è possibile consumare ogni giorno in modo sicuro senza correre rischi per la salute? La risposta a questa domanda che arriva dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe non piacere a molti ma, arriva da una approfondita serie di ricerche scientifiche. Ebbene, secondo l’OMS la risposta è zero: quando si tratta di sostanze alcoliche, quindi vino, birra e ogni altra bevanda che contenga alcol, non esiste un quantitativo minimo sicuro per la salute. Sempre secondo le ricerche effettuate dall’OMS, i danni per l’organismo arrivano proprio dalla presenza di alcol, indipendentemente dalla forma in cui viene assunto.

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@envatoelements

L’alcol fa male indipendentemente dalla quantità assunta ogni giorno

Per l’OMS non esiste, come avviene per altre sostanze invece, un livello minimo sicuro per il consumo di alcol. Non importa quanti alcolici si bevano al giorno, il rischio per la salute inizia sin dalla prima goccia di alcol che entra in corpo. Questo livello di rischio, precisa l’Organizzazione Mondiale della Sanità, aumenta tanto più aumentano le quantità di alcol assunto, quindi un bevitore occasionale non è esposto agli stessi livelli di rischio di un bevitore assiduo. Ciò nonostante non è immune.

Vino e birra non sono più “sicuri” dei superalcolici quando si prende in considerazione la presenza di alcol. L’alcol è alcol a prescindere dalla bevanda in cui è presente. Mediamente 300ml di birra sono equivalenti a 150ml di vino e 50ml di superalcolici come contenuto di alcol.

Quali problemi per la salute causa il consumo di vino e alcolici?

L’OMS descrive l’alcol come una sostanza tossica, psicoattiva e che provoca dipendenza ed è stato classificato come un carcinogeno di Gruppo 1 dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, vale a dire nella stessa categoria di altre sostanze come amianto e tabacco e alle radiazioni. L’alcol sarebbe responsabile di almeno 7 tipi di cancro tra cui cancro al colon e cancro al seno.

Sempre secondo i dati OMS la metà di tutti i casi di cancro attribuibili al consumo di alcol in Europa sono causati da un consumo “moderato”, meno di 1,5 litri di vino, 3,5 litri di birra o 450ml di super alcolici a settimana. Questo significa che anche solo 200ml di vino al giorno non sono un quantitativo sicuro e rappresentano un rischio tangibile secondo l’OMS. Ma il cancro non sarebbe l’unico problema per la salute legato all’assunzione di alcol: altri problemi sarebbero malattie del fegato e malattie cardiache.

Come viene metabolizzato: ecco perché l’alcol fa male alla salute

L'etanolo (alcol) provoca il cancro e altri problemi per la salute per via dei meccanismi biologici attraverso cui viene scomposto nel corpo umano. L’alcol viene metabolizzato nel fegato e il processo coinvolge enzimi che scompongono l’etanolo in acetaldeide e successivamente in acido acetico che a sua volta viene scomposto in acqua e anidride carbonica per l’eliminazione dal corpo.

L’acetaldeide tuttavia è una sostanza estremamente tossica in quanto facilmente scomponibile in “radicali liberi”, particelle che causano infiammazione cellulare. Nel fegato inoltre, l’alcol causa l’accumulo di grasso che nel tempo contribuisce ad alimentare l’infiammazione e il danno alle cellule del fegato. Secondo l’OMS questo significherebbe che qualsiasi bevanda contenente alcol, indipendentemente dalla sua qualità, comporta un rischio per la salute. Va inoltre considerato che i processi che regolano il metabolismo dell’alcol sono regolati da fattori genetici, il che significa che alcuni individui sono geneticamente più soggetti ai rischi per la salute salute legati al consumo di alcol.

Fonti: OMS, National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


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Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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