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Quanto costa un pieno di un’auto elettrica?

Quanto costa un pieno di un’auto elettrica?

Per capire quanto si spenderebbe per un rifornimento completo, bisogna considerare la modalità di ricarica e la capacità della batteria del mezzo.

Con il recente aumento di incentivi pubblici per acquistare auto elettriche, molti si saranno fatti una domanda: quanto mi costerebbe fare una ricarica completa se comprassi una nuova vettura di questo tipo? In altre parole, la spesa per un “pieno” di elettricità. Prima di dare l’addio alla vecchia macchina a benzina o diesel e procedere all’acquisto del nuovo modello più ecologico, è più che lecito chiedersi se e quanto si potrebbe risparmiare in termini economici, oltre che in quelli ambientali. Per avere una risposta, bisogna prendere in considerazione diversi fattori.

Per capire quanto si spenderebbe per un "pieno" a un'auto elettrica, bisogna tenere in considerazione la modalità di ricarica e la capacità della batteria del mezzo

La ricarica domestica

Innanzitutto, va ricordato che i costi dell’elettricità, così come quelli del carburante, sono molto variabili nel corso del tempo e a seconda del fornitore. Detto questo, è necessario avere in mente la modalità con la quale si ricaricherà la vettura elettrica. Già, perché oltre alle stazioni pubbliche, le famose colonnine, è possibile fare il pieno anche presso la propria abitazione, alimentando il mezzo grazie alla rete domestica.

Ovviamente, bisognerà procedere con dei lavori preliminari prima di portare a casa il nuovo mezzo, a partire dall’aggiornamento del contatore che dovrà arrivare ad almeno a 3 kilowatt. In più, sarebbe consigliato procedere con l’installazione di un'apposita infrastruttura a norma (le wallbox). Passando alle cifre, ricaricare l’auto in casa in Italia costa circa 0,20 euro a kW facendo una media delle tariffe in Italia.

La ricarica tramite colonnine

Agganciando invece l’auto a uno dei punti di rifornimento che si sono diffusi sul territorio nazionale, il costo cresce un po’. E qui entra in gioco anche la potenza di ricarica. A seconda del fornitore di energia, la cifra varia dai circa 0,45 euro al kW fino a una potenza di 22 kWh, una ricarica considerata lenta, ai 0,50 euro al kW per un rifornimento più veloce.

Tuttavia, se la modalità di ricarica con le colonnine pubbliche è quella più sfruttata, potrebbe essere più conveniente per un automobilista acquistare un abbonamento con un fornitore in modo da poter ricaricare l’auto un numero illimitato di volte in un determinato periodo di tempo (ad esempio mensilmente).

La capacità della batteria

L’ultimo fattore da tenere in considerazione è infine la capacità della batteria dell’auto elettrica, caratteristica misurata in kW e da cui dipende l’autonomia della macchina. In altre parole, il numero di chilometri che si potranno percorrere su strada dopo una ricarica completa. Si può dedurre quindi che, come per le macchine a carburante, anche per quelle più green il costo del pieno dipende molto dal modello scelto.

Il costo del pieno dipende dal modello

Di conseguenza, se si sta valutando un nuovo acquisto, è necessario fare un paio di conti tenendo presenti tutti questi dettagli. Andando ad analizzare le auto elettriche più diffuse oggi sul territorio italiano e ipotizzando di ricaricarle con una colonnina che eroga energia a 0,45 euro a kW, si passa dai 7,20 euro per il pieno di una Peugeot Ion con batteria da 16 kWh e 150 km di autonomia ai 27 euro di una Nissan Leaf con batteria da 60 kWh e 385 km percorribili. Le vie di mezzo, tuttavia, non mancano.


Marco Rizza
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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food

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