Quante varietà di anguria ci sono?
L’anguria è l’alimento dell’estate per eccellenza, ma, forse, spesso non ci si sofferma più di tanto su quante varietà del frutto esistano in commercio. In realtà le tipologie di cocomero da assaggiare sono moltissime e dalla popolare Sentinel passando per quella di Faenza le opzioni a disposizione sono molte anche nel nostro Paese. Se poi allarghiamo lo sguardo, tra Africa, Stati Uniti e Asia, nomi singolari, come Moon and Star, Orangeglo e Densuke, non mancano.
Quante sono le varietà di anguria?
L’anguria, Cucurbita citrullus, è un frutto originario dell’Africa, dove era particolarmente apprezzato perché offriva la possibilità di fare scorta d’acqua. Secondo alcune fonti le prime testimonianze sui raccolti risalgono persino agli Egizi. Da allora il frutto si è diffuso in tutto il mondo e se ne sono sviluppate una cinquantina di varietà.
A differenziare le tipologie contribuiscono forma, peso del frutto, caratteristiche della buccia e peculiarità della polpa. Tra le varietà più popolari troviamo la Zodiac, la Dumara e la Sentinel, La prima è di forma ovale, con buccia verde intenso e polpa rossa croccante. La seconda ha, invece, una buccia robusta che la rende adatta al trasporto, mentre la terza presenta una polpa zuccherina e poco fibrosa.
Varietà antiche di anguria
Molte varietà di anguria sono antiche, ma sono tornate popolari solo negli ultimi decenni. Ogni parte del mondo vanta i natali di cocomeri diversi.
- Anguria Moon and Stars: popolare negli Stati Uniti presenta una buccia con piccole macchie gialle, che imitano la forma di una galassia. La polpa è rosata e molto dolce.
- Anguria Orangeglo: frutto ibrido tipico del Texas ha una polpa arancione dal gusto simile a quello del melone.
- Anguria Citrus: nata nel deserto del Kalahari, nell'Africa meridionale, ha una polpa soda e semi rossi. È probabilmente l’antenata delle angurie che oggi conosciamo.
- Anguria Carolina Cross: altro frutto del territorio africano i cui frutti arrivano a pesare fino a 100 kg.
- Anguria Densuke: il frutto è tipico del Giappone. La buccia è verde scuro, quasi nero, e i semi sono quasi assenti.
Le migliori varietà di anguria in Italia
Anche in Italia le varietà di anguria disponibili sono diverse. Singolare è per esempio, la storia dell’anguria di Bagnacavallo, o di Romagna, originaria dell’omonimo paese romagnolo e ritenuta per molto tempo estinta. Oggi è tornata in auge con la sua buccia con striature scure, a colori invertiti, e la polpa dolce con i semi bianchi.
Ancora in Emilia, tra le varietà più dolci in assoluto ricordiamo l’anguria di Faenza. La buccia di questa tipologia di frutto è sottile mentre la polpa è soda e di colore rosso intenso. Una menzione d’onore spetta anche al cocomero gigante di Fontarronco. Questo, coltivato nell’aretino, produce frutti di 15-20 kg dalla fibrosa polpa rossa, con grossi semi. Dalla Sardegna arriva, infine, l’anguria di Gonnosfanadiga, un’eccellenza. Il frutto è, ancora una volta, molto zuccherino e il profumo è intenso.
Le varietà di anguria oggi esistenti sono molte. Non vanno dimenticate l’anguria gialla, detta anche cocco-ananas, o la tipologia Golden midget, di piccole dimensioni, ma con semi grandi. Fondamentale resta scegliere frutti al giusto grado di maturazione. Per farlo è utile guardare il picciolo, che dovrebbe mostrarsi secco arricciato, nonché provare a “bussare” delicatamente sulla buccia. Un suono sordo sarà indice di buona qualità.
