L’anguria è il simbolo per eccellenza dell’estate, un frutto fresco, dolce e dissetante. Ma come si sceglie una buona anguria?
Quando inizia a picchiare il sole di agosto e le giornate diventano torride, le tentiamo tutte per cercare di alleviare la sensazione di afa. Un buon rimedio è sicuramente mettersi tranquilli all’ombra e gustarsi una fresca fetta di anguria. Tagliare la dura scorza verde di un’anguria gelata e vedere spuntare la succosa polpa rossa ci fa già provare una piacevole sensazione rinfrescante.
A volte, però, capita che la polpa che affiora non è rossa ma di un tenue colore tra il rosa pallido e il bianco. E in quel momento proviamo una forte delusione perché capiamo che il frutto è ancora acerbo! Ma non scoraggiamoci: con alcuni semplici accorgimenti sapremo come si sceglie una buona anguria e la prossima volta avremo la certezza di assaporare un frutto davvero succoso e dissetante.
Come si sceglie una buona anguria?
L’anguria è un vero e proprio concentrato di benessere ricco di benefici per la salute. Ma per godere a pieno di tutte le sue proprietà benefiche di dobbiamo scegliere un frutto ben maturo, ricco di acqua e dolce al punto giusto. Ma, quando si compra il frutto integro, come si sceglie una buona anguria? Il primo trucco per scegliere un’anguria al giusto grado di maturazione è tenere in considerazione la sua stagione.
Anche se sempre più questo frutto si trova sui banchi dei supermercati già alle prime avvisaglie di estate, in realtà il suo periodo di piena maturazione è compreso tra luglio e agosto. Ecco, però alcuni suggerimenti per capire come si sceglie una buona anguria dolce e succosa.
Scegliere l’anguria: il colore della buccia
Il colore della buccia può essere un ottimo indicatore dello stato di maturazione dell’anguria. La buccia di un’anguria matura, infatti, è di colore verde scuro. Alcune varietà presentano anche delle striature bianche. Inoltre, meglio scegliere un frutto senza ammaccature e senza crepe nella buccia. L’anguria perfettamente matura, inoltre, presenta una macchia ovale gialla ben visibile su un lato.
La macchia è in corrispondenza del punto dove il frutto è stato a contatto col terreno durante la sua crescita, quindi più è marcata e più significa che è maturata al sole. L’ideale, se si ha lo spazio dove conservarla, è comprare un’anguria intera, ma se non è possibile e dobbiamo acquistare un’anguria già tagliata, osserviamo la polpa. Non devono esserci venature bianche o filamentose e deve essere di un bel rosso acceso.
Guardare il picciolo
Quando acquistiamo un’anguria intera, per avere la speranza di star facendo la scelta giusta, possiamo anche aiutarci osservando il picciolo. Nel l’anguria matura deve essere secco e un po’ arricciato. Un picciolo ancora verde o che presenta dei peletti o addirittura resti del fiore indica che il frutto è stato raccolto troppo presto e non ha, quindi, potuto maturare al sole per almeno 45 giorni, che è normalmente il periodo necessario perché l’anguria giunga a maturazione e venga raccolta.
Bussare sulla buccia dell'anguria
Un altro trucco che da sempre risulta infallibile per accertarsi che il frutto non sia ancora acerbo consiste nel bussare sulla buccia. Picchiettando il frutto con il palmo della mano aperto o con le dita, il suono che si ottiene se il frutto è maturo è sordo e profondo. Se come risposta si ottiene invece un suono tenue e risonante, significa che il frutto non è ancora maturo.
Un ultimo indicatore per sciegliere un’anguria dolce e dissetante è il peso. Più è pesante rispetto a quello che si potrebbe pensare guardando le sue proporzioni, infatti, è maggiore sarà il suo contenuto di acqua. In questo caso non c’è motivo di esitare nell’acquisto, anzi tutto il contrario: l’anguria sarà dolce e saporita al punto giusto.