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Quali vini vogliono il decanter?

Quali vini vogliono il decanter?

Il decanter, come suggerisce il nome, serve a far decantare i vini. Ma quali vini hanno bisogno di questo procedimento prima di essere serviti? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Il decanter è una brocca di vetro dalla forma particolare e dal semplice scopo: far ossigenare il vino. Potrà sembrare una questione delicata, ma l’idea di fondo è che nel vino siano contenute sostanze che liberano il meglio degli aromi quando messe a contatto con l’aria. Per questo la forma svasata del decanter, che aumenta la superficie di contatto tra la bevanda e l’ossigeno, in modo da favorire questo fenomeno. Ma quali vini ne hanno veramente bisogno?

Vini rossi invecchiati

I migliori candidati per occupare il decanter sono sicuramente i vini rossi invecchiati, corposi e complessi con diversi anni alle spalle. La bottiglia dovrebbe essere aperta almeno un’ora prima del consumo, ma se questo non fosse possibile si può ripiegare sull’uso del decanter appunto, per velocizzare il procedimento. In questo caso rovesciate lentamente e con attenzione il vino nella brocca in modo che non venga strapazzato troppo.

Facendo così si libererà anche una frazione della sua componente alcolica, aiutando a trasportare tutto il bouquet di profumi. Questa operazione può essere utile anche per separare i sedimenti che questi vini invecchiati spesso hanno sul fondo della bottiglia, anche se sarebbe meglio fare in modo che non vi finiscano dentro. Attenzione però: i vini veramente molto invecchiati, parliamo di diverse decine di anni, possono ossidarsi molto velocemente a contatto con l’aria, quindi meglio stare attenti e far durare la sosta nel decanter solo qualche minuto.

Vini rossi giovani

Per i rossi giovani non c’è più la stessa decisione del capitolo precedente, ma sono in molti a consigliarla, con l’intenzione di favorire quella che gli esperti definiscono «apertura del vino». In altri termini ci sono aromi e profumi che non si sprigionano immediatamente: se aprendo una bottiglia non sentirete nessun profumo particolarmente buono, prima di liberarvi del vino, provate a concedergli una passata nel decanter.

Vini bianchi

Qui le scuole di pensiero si dividono definitivamente e non si capisce bene quale sia la strada più corretta. Chi dice che sono assolutamente da evitare, chi sostiene che sono assolutamente da evitare nei bianchi frizzanti, chi invece la consiglia con alcuni bianchi molto particolari. Bottiglie pregiate dell'Alsazia, Germania e Borgogna, Riesling Smaragd e Gruner Veltliner Smaragd in particolare, darebbero il meglio di sé dopo un po’ di tempo a contatto con l’aria. In questo caso si può impiegare un decanter leggermente meno estremo rispetto a quelli per i rossi invecchiati e comunque non per un tempo eccessivo. In ogni caso potete stare tranquilli: l’arte della decantazione e del semplice travaso è complessa, e richiede molta dimestichezza con le diverse tipologie di vino, sono questioni dove anche gli esperti spesso sono in disaccordo.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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