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Quali sono i piatti tipici di San Martino?

Quali sono i piatti tipici di San Martino?

L’11 novembre è San Martino e all’apertura delle botti di vino novello si accompagnano piatti tipici che vanno dalla carne alla brace ai dolci.

San Martino è una ricorrenza molto sentita in cui a tenere banco sono piatti tipici e storia. In passato l’11 novembre era il giorno in cui si rinnovavano i contratti agricoli. Oggi la data è, ancora, quella designata per l’apertura delle botti di vino novello e non mancano, in tutta Italia, feste e sagre che la celebrino. Parte della tradizione è anche il cibo e, dalle castagne alle pittule, ogni regione ha le proprie leccornie.

Quali sono i piatti tipici di San Martino?
@envatoelements

1) Carne alla brace 

San Martino non è solo il santo dell’11 novembre, ma anche colui a cui è associato il periodo dell’estate autunnale fuori stagione. In corrispondenza della metà del mese, infatti, le temperature spesso concedono una tregua dai primi freddi, come se la natura desse vita a un canto del cigno. È in questo contesto che braci, barbecue, griglie e spiedi vengono ritirate fuori e la carne torna assoluta protagonista delle preparazioni.

2) Castagne 

Molti dei piatti tipici di San Martino sono a base di castagne, alimento principe sulle tavole autunnali. I gustosi frutti vengono, per tradizione, cotti sulle braci, ma fanno, a volte, anche da base alle preparazioni. Gnocchi di castagne e castagnaccio ne offrono un esempio.

3) Oca 

A fare da protagonista dei piatti tipici di San Martino, soprattutto al Nord Italia, è anche l’oca. A legare l’animale al santo è una leggenda secondo cui egli, per sfuggire a coloro che lo volevano vescovo, si sarebbe infilato in un fienile pieno di oche. Queste avrebbero starnazzato, rivelando la presenza dell’uomo. Le oche si mangiano arrosto e, in Pianura Padana, in cassoeula, stufate, cioè, insieme alle verza.

4) Pizza di San Martino 

Celebre tra i piatti tipici dell’11 novembre è anche la pizza di San Martino. In Abruzzo si prepara questa focaccia dolce, a base di uova, farina, zucchero, acqua, lievito e semi di anice, per poi consumarla in compagnia, insieme a del vino dolce. A Scanno, in provincia dell’Aquila, si prepara, invece, la focaccia con i quattrini. Si tratta di un’altra focaccia, fatta con miele, farina, fichi secchi e noci.

5) Pittule 

In Puglia San Martino è sinonimo di pittule. Queste sono delle piccole palline di impasto a base di acqua, farina, lievito e olio, fritte, che vengono servite, in genere, come aperitivo o antipasto. Le leccornie possono essere arricchite con vari condimenti, fra cui spiccano verdure, acciughe, olive e pomodorini. Non è raro vedere le pittule anche sulle tavole di Natale.

6) Zaeti 

In Veneto tra i piatti tipici di San Martino troviamo gli zaeti, dei biscotti realizzati con farina di mais, farina 00, uova, burro, lievito e uvetta. Questi dolci fanno parte della tradizione della zona di Belluno dal ‘600 e devono il loro nome al fatto che in dialetto la parola “zaeto” significa “gialletto”.

7) Lonzino di fico 

Nelle Marche a fare da simbolo di San Martino, e in generale del periodo autunnale, è il lonzino di fico, un dolce particolare. Questo si prepara con fichi secchi, cacao e mandorle e deve il suo nome alla forma tipica che assume, che ricorda quella di un salame. Spesso viene servito ricoperto di foglie dell’omonima pianta.

8) San Martine 

A chiudere la lista dei piatti tipici di San Martino non potevano mancare le San Martine. Questi sono dei biscotti che fanno parte della tradizione della Calabria e che oggi arricchiscono anche le tavole natalizie. La base è costituita da una semplice frolla preparata con olio d’oliva e a variare sono i ripieni. Il più celebre è a base di fichi secchi, mandorle, nocciole, noci e vino cotto. In un’altra versione si utilizzano mandorle, zucchero e liquore all’anice.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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