Mentre l’acqua di cocco si estrae direttamente dalla noce, il latte è una bevanda vegetale e la differenza a livello nutrizionale è netta.
Spesso tra acqua e latte di cocco si fa una certa confusione, ma la differenza tra i due prodotti è netta. La prima è costituita semplicemente dal siero che fuoriesce dalla noce, mentre la seconda è ottenuta da un mix di acqua e polpa. A cambiare sono dunque sapore, consistenza, valori nutrizionali e possibili utilizzi delle bevande.
Che differenza c’è tra acqua e latte di cocco
La differenza tra acqua e latte di cocco è immediatamente comprensibile se si guarda alle caratteristiche delle due bevande. La prima è costituita dal liquido naturalmente contenuto nella noce ancora verde. Invece di aspettare che i frutti cadano al suolo, li si raccoglie dopo 7 mesi di maturazione. Si pratica, quindi, un foro e si fa fuoriuscire il siero, a cui non va aggiunto nessun ingrediente.
Il processo che permette di ottenere il latte di cocco è del tutto diverso. Si utilizza, in questo caso, la polpa di frutti maturi e la si riduce in polvere. Questa viene, poi, mischiata con acqua, semplice o di cocco, ed eventualmente arricchita con zuccheri.
Cosa contiene l’acqua di cocco?
A differenza del latte ottenuto dal frutto, l’acqua di cocco risulta particolarmente leggera. Alla vista la bevanda si presenta come del tutto liquida e semitrasparente. Il sapore è naturalmente dolce. 100 g di prodotto apportano alla dieta solo 20 kcal. Il drink si rivela, dunque, una rinfrescante alternativa per chi vuole rimanere in forma.
A livello nutrizionale l’acqua di cocco risulta ricca di potassio e magnesio. Può, dunque, essere utile berla nei periodi di gran caldo per reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione. Contiene, poi vitamine del gruppo B e C. Essa può essere consumata pura ed è reperibile in commercio anche all’interno di semplici brick, di cui è sempre consigliabile controllare la quantità di zuccheri aggiunti. L'acqua viene anche utilizzata per la preparazione di cocktail.
Perché bere latte di cocco?
La differenza tra acqua e latte di cocco è molto marcata a livello nutrizionale. Quest’ultimo, molto più denso e saporito, risulta ricco di sali minerali, fra cui spiccano calcio, potassio, ferro, magnesio e selenio. Non mancano, poi, le vitamine C, K ed E, nonché i grassi buoni, come l’acido laurico. Ottima è anche la quantità di fibre. Il latte di cocco appare, dunque, un valido alleato per intestino e sistema cardiocircolatorio. 100 g di prodotto introducono, però, nell’organismo 230 kcal.
In cucina il latte di cocco può essere utilizzato in vari modi. Esso può sostituire il classico latte vaccino nella preparazione dei dolci, ma risulta anche ideale per conferire cremosità a zuppe o ad altre ricette salate di stampo orientale. Il celebre pollo al curry ne offre una dimostrazione.
Capire la differenza tra acqua e latte di cocco ci aiuta a sfruttarli al meglio. Per godere a pieno della proprietà della prima è consigliabile consumarla al mattino, a digiuno. La dose dovrebbe rimanere compresa tra 300 e 500 ml. La colazione è perfetta anche per fare il pieno di nutrienti con una tazza di latte di cocco che, con i cereali, può dare un energizzante avvio alla giornata.