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Punture di ortica, cosa mettere per alleviare il fastidio

Punture di ortica, cosa mettere per alleviare il fastidio

Rimedi contro le punture di ortica: ecco cosa mettere in caso di reazioni cutanee dolorose dopo aver inavvertitamente toccato la pianta.

L’ortica è una pianta che fa tanto bene per la nostra salute quanto fa male se, per errore, ci capita di toccarla. In estate questo è facile che succeda perché passiamo più tempo all’aria aperta e nella natura. Complice il clima caldo, ci avventuriamo nei campi o nei boschi con magliette senza maniche e pantaloncini corti e può capitare di non fare caso a questa pianta infestante e di ferirci toccandola. Ecco allora cosa fare in caso di punture di ortica e soprattutto cosa mettere per far passare velocemente il senso di bruciore che il contatto con questa pianta provoca.

Punture di ortica, cosa mettere per alleviare il fastidio
@envatoelements

Ortica, perché irrita la pelle? 

Il contatto accidentale con l’ortica provoca una reazione cutanea molto intensa, che può durare da pochi minuti fino a 12 ore. Nel momento in cui si entra in contatto con la pianta la sensazione è simile a una leggera ma dolorosissima scossa elettrica. La sensazione che segue è variabile, dal formicolio al prurito, in alcuni casi si tratta di un vero e proprio bruciore

A causare l’irritazione della pelle sono i tricomi della pianta, ovvero una sorta di peletti aghiformi che rivestono gli steli e le foglie. Quando tocchiamo, quindi, un’ortica, questi peli si staccano e ci pungono, rilasciando nella nostra epidermide acido formico ed altre sostanze irritanti. Avete capito adesso perché quando qualcosa ci irrita, si dice che la troviamo urticante?

Punture di ortica: cosa mettere? 

In caso di punture di ortica la prima cosa che possiamo fare è metterci il cuore in pace, sapendo che proveremo un doloroso bruciore. Scherzi a parte, l’unica cosa da fare se tocchiamo accidentalmente un’ortica è cercare di alleviare il fastidio il prima possibile

Cosa mettere sulla ferita dipende anche da dove ci troviamo. Se ne abbiamo la possibilità, laviamo subito la ferita con acqua e sapone per rimuovere i fastidiosissimi aghetti. In alternativa, rimuoviamoli passando sopra la ferita con un panno morbido. Altro consiglio: evitiamo di grattare la parte dolorante, proprio per non spargere in giro i peletti urticanti. Applichiamo un impacco fresco per mitigare l’infiammazione. 

Antistaminici e creme cortisoniche, rigorosamente su consiglio medico, possono contribuire ad alleviare il prurito e a ridurre l’infiammazione. Infine, indossare abiti freschi e comodi e usare lenzuola leggere può aiutare a sentire meno dolore nelle ore successive.

Eruzione da ortica: sintomi e conseguenze 

Il contatto con la pianta dell’ortica, se leggero, provoca sintomi a livello topico e, oltre a una sensazione di bruciore locale nel punto esatto di contatto, può anche provocare la fuoriuscita di piccole vescichette e gonfiore. Se la ferita è lieve il tutto si risolverà nel giro di pochi giorni. Può capitare però, purtroppo, che l’esposizione alle ortiche riguardi una zona più vasta del corpo oppure che il contatto con la pianta sia stato più prolungato. 

In questo caso, i sintomi sono più gravi: tremore, debolezza e, nei casi peggiori, persino lo svenimento. In questi casi o se si manifesta anche perdita di coordinazione, problemi respiratori o dolore addominale, è consigliabile consultare un medico.

Come riconoscere l’ortica 

È molto diffusa in campagna, nei luoghi incolti, lungo gli argini dei fiumi e ai bordi delle strade. Come riconoscere, quindi, questa temibile pianta infestante? Innanzitutto, le foglie di ortica hannno una forma lanceolata e acuminata, sono dentellate con i bordi seghettati. Le foglie sono di colore verde scuro nel lato superiore e più chiaro nel lato inferiore. 

Foglie e fusti sono ricoperti da peli urticanti, che servono alla pianta a scopo difensivo. Questa erba perenne ha il fusto eretto e può crescere fino a 2 metri di altezza. È dotata di fiori, di colore bianco-verdastro, sia maschili che femminili, che sbocciano tra marzo e settembre.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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